In un libro, le riflessioni di Francesco sulla sinodalità

Presentato dal cardinale Grech e da suor Becquart, segretario e sottosegretaria del Sinodo, il volume “Camminare insieme” (Lev). «Colpisce l’insistenza del Papa sullo Spirito»

Un libro che, come ha detto suor Nathalie Becquart, sottosegretaria della Segreteria generale del Sinodo, è «un compendio delle riflessioni del Papa sulla sinodalità», considerata «un’importante chiave di lettura del suo pontificato». Il volume “Camminare insieme. Parole e riflessioni sulla sinodalità” edito dalla Lev è stato presentato ieri, mercoledì 30 novembre, dalla religiosa e dal segretario generale del Sinodo, il cardinale Mario Grech, nel corso di un incontro moderato dal direttore dell’Osservatore Romano Andrea Monda.

Il porporato maltese ha subito sottolineato un aspetto centrale: nel Sinodo «si tratta di incontrare Gesù. Possiamo camminare insieme ma se viene a mancare Cristo, non sarà il cammino del popolo di Dio». Grech ha poi ricordato il percorso fatto finora e quello che ancora manca all’assemblea generale. «Un cammino iniziato anni indietro», senza dimenticare che «abbiamo la tradizione della Chiesa che fa parte di questo cammino». Con quale finalità? «Stiamo camminando insieme verso il regno di Dio. Deve essere chiaro, altrimenti il discorso della sinodalità sarà sbagliato». Grech ha ribadito che il Papa usa «un linguaggio immediato, da pastore, con profondità spiega cosa è sinodalità e cosa no. Non è una teologia accademica, a tavolino. È una teologia in ginocchio.  Non ha carattere sistematico»: il cardinale l’ha paragonata a «quella dei padri della Chiesa». Ma c’è un filo che unisce gli interventi, «fatto da sottolineature costanti» che evidenziano «uno sviluppo progressivo che ci permette di osservare l’evoluzione del tema» nelle parole del pontefice.

Tre i focus tematici individuati da Grech: discernimento, ministero dei pastori e gradualità del cammino. In tutto, «colpisce l’insistenza del Papa sullo Spirito. Il Sinodo è un momento ecclesiale, il protagonista è lo Spirito Santo: senza di lui non ci sarà Sinodo». Il cardinale ha così sottolineato tre aspetti. Il primo è l’«ascolto dello Spirito Santo. Non ci si ascolta solo uni gli altri ma si presuppone un atto di fede nella presenza dello Spirito Santo in tutti i partecipanti». Per questo, ha sottolineato, «non mi fa paura un po’ di disordine nel cammino del Sinodo» perché alla fine si ritrova l’armonia. Il secondo punto è l’«obbedienza allo Spirito». Grech ha ricordato la differenza tra sinodalità e assemblee parlamentari. Il Sinodo «non è ricerca di compromesso tra partiti alternativi o addirittura contrapposti. Non dovrebbero esserci vincitori o vinti, non prevale la volontà della maggioranza ma la volontà di Dio che lo Spirito consente di riconoscere attraverso un atto comunitario di discernimento». E a chi teme «innovazioni che sovvertirebbero la divina costituzione» della Chiesa bisogna ricordare questa «obbedienza allo Spirito» che «non mira a surclassare parola di Gesù ma consente alla Chiesa di ogni tempo e di ogni luogo di ricordarla e comprenderla più profondamente». Infine, l’«invocazione dello Spirito». Un aspetto «che precede gli altri» perché «la sinodalità presuppone l’irruzione dello Spirito Santo». Una «delle sfide attuali potrebbe essere riscoprire il clima costitutivamente orante di ogni convocazione sinodale». Non «formale, perché il Sinodo si celebra in ginocchio».

Da parte sua, anche suor Becquart ha voluto evidenziare tre aspetti. Il primo è che Francesco è il Papa della sinodalità: non fa solo discorsi ma è l’«asse portante del suo pontificato», del suo «modo di relazionarsi. Non è un pensiero teoretico ma prende spunto dalle circostanze, dagli eventi. Un modo di mettere in atto il Concilio». Il secondo è il «pontificato come scuola di sinodalità. La vera sfida non è scrivere testi ma metterla in pratica». Infine, il concetto di sinodalità è «un pensiero in movimento, non è definito, fissato, completo. Si dispiega e si approfondisce nel tempo attraverso successive esperienze sinodali». Una visione dinamica che «invita ciascuno ad andare avanti su questo cammino».

1° dicembre 2022