In un libro di Ambrogetti il rapporto tra Giovanni Paolo II e i vescovi

Raccoglie i discorsi pronunciati a tavola con i presuli in diverse parti del mondo il volume dedicato al pontefice polacco, di cui la Chiesa celebra oggi, 22 ottobre, la prima memoria liturgica. L’autrice: «Indicazioni sulle novità portate dal Concilio»

Si chiama “Il mistero dei 12. I vescovi del mondo a tavola con Giovanni Paolo II” il libro della vaticanista Angela Ambrogetti pubblicato da Tau editrice, in occasione della prima memoria liturgica del Papa santo, che Francesco ha fissato al 22 ottobre, giorno in cui, nel 1978, iniziava il lungo pontificato di Papa Wojtyla. Il volume raccoglie alcuni dei discorsi che il pontefice polacco fece, a braccio, sedendo a tavola con i vescovi durante i suoi viaggi apostolici. Un patrimonio, precisa l’autrice, messo a disposizione dalla Radio Vaticana attraverso il suo archivio sonoro, che «custodisce alcune registrazioni di quei momenti».

Si tratta, osserva ancora Ambrogetti, di «brani di discorsi improvvisati da Giovanni Paolo II in ogni parte del mondo, dai quali si traggono significative indicazioni su come il Concilio abbia cambiato il senso stesso della comunione tra i vescovi e con il Vicario di Cristo». A cominciare dalle parole pronunciate al termine del Sinodo dei vescovi del 1990: «Questo strumento della collegialità dei vescovi è efficace. E poi è uno strumento non tanto nelle mani nostre, quanto in quelle di Dio e dello Spirito Santo». Il filo conduttore è proprio quel rapporto tra il collegio episcopale e il pontefice la cui storia moderna, rileva Ambrogetti, «nasce nel Concilio Vaticano II e, in particolare, nella prima assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi».

22 ottobre 2014