In Ucraina «non c’è una sola famiglia che non sia stata colpita dalla guerra»

Le parole del capo della Chiesa greco-cattolica Sviatoslav Shevchuk: «Non c’è un nucleo che non abbia un caro impegnato al fronte. Al mondo intero chiedo di pregare per loro»

Dedicato agli uomini e alle donne ucraine impegnate sul campo nella difesa del Paese l’ultimo video messaggio del capo della Chiesa greco-cattolica ucraina Sviatoslav Shevchuk diffuso ieri, 3 agosto. «Oggi in Ucraina non c’è una sola famiglia che non sia stata colpita dalla guerra – afferma l’arcivescovo maggiore di Kiev -. A quanto pare, non c’è una sola famiglia in cui un marito o una moglie, figli, parenti, persone care non si siano mobilitati e oggi non siano al fronte. Ogni giorno un uomo che ha una moglie al fronte, o una donna che ha un marito al fronte, una madre che ha un figlio o una figlia nelle Forze armate ucraine vivono nell’ansia per loro, stanno davanti a Dio, pregano instancabilmente per loro. E quando hanno l’opportunità di comunicare, l’opportunità di ricevere una chiamata dai loro cari, per loro è come un raggio di sole e di speranza, e ringraziano Dio che loro sono vivi».

Il presule rivolge quindi «una richiesta speciale a tutti i nostri ascoltatori: oggi desidero che il mondo intero, tutta la nostra Chiesa preghi per i parenti e gli amici i cui figli, mariti, mogli stanno combattendo al fronte difendendo l’Ucraina, perché oggi tutto il popolo ucraino, e non solo i militari di carriera, si è levato in piedi per difendere la Patria. Possano sentire le madri, le mogli, i figli che tutta la Chiesa si preoccupa per i loro soldati insieme a loro – le parole di Shevchuk -. Possano avvenire il sostegno orante della grande comunità universale dei discepoli di Cristo». Quindi, l’invocazione: «Dio, benedici l’Ucraina. Dio, benedici tutti coloro che pregano per i loro figli che difendono l’Ucraina. Dio, ascolta il grido delle madri che hanno perso il contatto con i loro figli e non sanno quale sia il loro destino. Dio, benedici l’Ucraina con la vittoria sul nemico e concedici la tanto attesa pace giusta».

4 agosto 2022