In Turchia e Siria, «donne e ragazze tra le più colpite dal sisma»
La denuncia di ActionAid, coinvolta nella risposta all’emergenza. La richiesta alla comunità internazionale: finanziare e sostenere la risposta umanitaria
«La situazione delle donne, delle ragazze e delle comunità emarginate in seguito al terremoto in Turchia e Siria sta diventando sempre più allarmante». Il campanello d’allarme arriva da ActionAid, immediatamente coinvolta nella risposta all’emergenza. Molte le famiglie costrette a passare la notte in strada, senza riparo, in un inverno molto freddo. È soprattutto per loro la preoccupazione dell’organizzazione umanitaria: per la sicurezza di chi è senza un riparo temporaneo. Soprattutto per le donne e le ragazze – quelle «che hanno le mestruazioni, sono incinte o stanno allattando e hanno esigenze particolari» -, molte delle quali si trovavano già in situazioni di vulnerabilità, essendo fuggite dalle loro case in Siria a motivo della guerra, e facevano affidamento sull’assistenza umanitaria.
Racha Nasreddine, direttore regionale di ActionAid per la regione araba, parla di una «situazione sconvolgente. Dopo 12 anni di conflitto in Siria, le donne e le ragazze sfollate in Siria o rifugiate in Turchia erano già in una situazione molto vulnerabile prima del terremoto e ora hanno visto distrutte le loro case e i loro mezzi di sussistenza. Le donne e le ragazze soffrono di più durante le emergenze umanitarie – aggiunge -. La violenza contro di loro aumenta e sono ancora più a rischio di sfruttamento. L’accesso a servizi come gli ospedali è molto limitato e le donne incinte rischiano di avere complicazioni se non possono ricevere le cure mediche di cui hanno bisogno. Anche chi ha le mestruazioni deve gestire il ciclo senza i prodotti giusti e con poca o nessuna privacy. Con le associazioni nostre partner stiamo elaborando il piano di risposta per Turchia e Siria. Sappiamo che c’è un urgente bisogno di spazi sicuri in cui le donne e le ragazze possano recarsi, così come di kit con prodotti per le mestruazioni. Ci assicureremo che questi aspetti vengano affrontati subito».
ActionAid chiede quindi alla comunità internazionale di garantire che la risposta umanitaria al terremoto sia adeguatamente finanziata, «compresa l’assistenza alle sopravvissute alla violenza di genere», e di sostenere l’accesso sicuro e senza ostacoli delle organizzazioni umanitarie alle comunità più colpite. Per chi volesse contribuire è possibile fare una donazione direttamente online.
8 febbraio 2023