In Siria i curdi non riconoscono più lo Stato centrale

Secondo l’Assyrian Monitor for Human Right, il Partito curdo Pyd avrebbe avviato un censimento per manipolare equilibri demografici dell’area

Secondo l’Assyrian Monitor for Human Right, il Partito curdo Pyd avrebbe avviato un censimento per manipolare equilibri demografici dell’area 

Gli apparati e i funzionari del Partito curdo dell’Unione democratica (PYD), e della sua ala militare YPG (Unità di protezione popolare), radicati nelle regioni nord-orientali della Siria, a maggioranza curda, stanno realizzando un censimento sulla popolazione nell’area della provincia siriana di Hassakè, con l’intento di utilizzare anche questa raccolta dati all’interno della loro strategia tesa a modificare a loro vantaggio gli equilibri demografici tra le diverse componenti etniche e religiose della regione.

La denuncia arriva da organizzazioni
impegnate nella difesa dei diritti delle minoranze locali, a cominciare da Assyrian Monitor for Human Rights. I resoconti pervenuti all’Agenzia Fides riferiscono che il censimento, iniziato la scorsa settimana, ha provocato reazioni di protesta da parte della popolazione locale, e in alcune situazioni, come quella della città di Qamishli, l’amministrazione locale a guida curda ha imposto addirittura il coprifuoco in alcune ore della giornata per procedere alla raccolta dei dati demografici casa per casa.

Le preoccupazioni per la scelta di realizzare un censimento che appare privo di qualsiasi legittimità legale, realizzato fuori dagli standard internazionali relativi a questo tipo di pratica amministrativa, vengono espresse soprattutto da esponenti delle comunità cristiane – in particolare siri, assiri e caldei – e musulmane, che sottolineano tra l’altro come gli equilibri demografici della regione siano stati radicalmente alterati dalle fughe di massa e dagli spostamenti di rifugiati provocati da cinque anni di conflitto siriano.

Le forze politico-militari curde – riferiscono le fonti locali – si comportano come leadership di un’entità politico-statale indipendente, disconoscendo di fatto l’appartenenza della regione di Hassakè allo Stato siriano. Secondo le stesse fonti, anche la maggioranza della popolazione curda non si riconosce nella linea politica del Partito, volta a forzare la mano anche sui dati della composizione demografica dell’area per realizzare, sul piano dei fatti compiuti, le proprie istanze indipendentiste.

 

11 novembre 2016