In Siria «cristiani cauti. Importante il sostegno internazionale»

Testimonianze raccolte da Acs, da Homs e da Aleppo. «La paura di ciò che il futuro riserva è palpabile». Scuole riaperte dal 16 dicembre. Atmosfera «cautamente ottimista»

Al termine della prima settimana di transizione al nuovo regime, la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) ha raccolto testimonianze di prima mano dalla Siria. In particolare da Homs e da Aleppo, dove la popolazione sta affrontando le incertezze di questo primo periodo post-regime. A Homs, riferiscono, «l’umore rimane cauto. Le scorte di cibo e carburante sono disponibili, ma restano limitate e i prezzi sono in costante aumento. La paura di ciò che il futuro riserva ai cristiani è palpabile». Da ieri, intanto, 16 dicembre, sono riaperte le scuole.

La fonte contattata da Acs riferisce di una crescente preoccupazione dei cristiani per il futuro del Paese. «Importante è il sostegno internazionale ai cristiani per l’approvazione di una Costituzione civile, in luogo di una islamica basata sulla sharia. Se si baserà sulla sharia, i cristiani dovranno senza dubbio lasciare il Paese perché le libertà personali saranno limitate. I cristiani – sono ancora le parole del testimone – non hanno alcuna forza per garantire i loro diritti in termini di costituzione, vita istituzionale e governo civile. Si teme di essere passati da un regime che metteva tutti a tacere a un altro che non consente a tutti di vivere come si vuole, con libertà personali».

Ad Aleppo, per Acs, «l’atmosfera è cautamente ottimista. Le persone stanno cercando di riprendere la loro vita normale, con piccoli segni natalizi che appaiono in tutta la città. Le chiese hanno iniziato ad allestire le decorazioni e le nuove autorità hanno esortato i cittadini a festeggiare e a migliorare l’atmosfera della città». Dopo un iniziale aumento dei prezzi, informano dalla fondazione pontificia, ora c’è una fase di stabilizzazione, con marche straniere, in particolare turche, attualmente disponibili a prezzi inferiori rispetto ai prodotti locali. Le nuove autorità di Aleppo hanno assicurato alla popolazione che le scuole cristiane rimarranno operative. Riaperti anche gli ospedali e le fabbriche di medicinali locali hanno ricominciato a produrre.

Sebbene il Paese si stia ancora riprendendo dalle difficoltà e dai rigidi embarghi dell’ultimo decennio, insomma, la situazione sta lentamente migliorando. Le Messe domenicali si sono svolte senza incidenti sia a Homs sia ad Aleppo. Le fonti di Acs evidenziano che, pur essendoci stati occasionali incidenti e segnalazioni di discriminazioni o aggressioni religiosamente motivate, non ci sono al momento segni di persecuzione sistematica.

17 dicembre 2024