In Nicaragua Settimana Santa senza processioni

Lo ha imposto il governo Ortega. Anche la Via Crucis del Venerdì Santo sarà dentro la cattedrale. «Flagrante violazione della libertà di coscienza, di religione e di espressione»

Iniziate ieri, 2 aprile, con la Messa della Domenica delle Palme, le celebrazioni della Settimana Santa della Chiesa del Nicaragua. Senza la tradizionale processione. Lo ha stabilito il governo  guidato da Daniel Ortega e da sua moglie Rosario Murillo, che, attraverso la Polizia nazionale, ha vietato alla Chiesa di portare immagini sacre lungo le strade, impedendo di fatto le processioni di ieri e quelle tradizionalmente previste il Venerdì Santo. E proprio la Polizia sandinista era presente ieri, in segno di sfida e minaccia, all’esterno di varie cattedrali come Matagalpa e Jinotega.

A Managua la tradizionale “Processione del Trionfo” si è tenuta in forma estremamente ridotta con la benedizione delle palme all’esterno, a lato della cattedrale, e con la prosecuzione all’interno della chiesa. Anche il cardinale Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua, annunciando il programma delle attività della Settimana Santa ha confermato che anche la Via Crucis si terrà all’interno della cattedrale. Il Centro nicaraguense per i diritti umani (Cenidh) ha denunciato attraverso i suoi social network che «la proibizione della Quaresima e delle processioni della Settimana Santa in Nicaragua sono una flagrante violazione della libertà di coscienza, di religione e di espressione».

3 aprile 2023