In Mali un milione di bambini verso la malnutrizione acuta

L’allarme lanciato da Unicef e Wfp, dopo una missione nel Paese. Il rischio carestia. In totale, quasi 5 milioni i piccoli che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria

Conflitto armato prolungato, sfollamento interno e accesso umanitario limitato: la combinazione di questi fattori, in Mali, sta spingendo quasi 1 milione di bambini sotto i 5 anni verso la malnutrizione acuta. Il limite è il prossimo dicembre. La stima è che almeno in 200mila rischiano di morire di fame se gli aiuti salvavita non riescono a raggiungerli. L’allarme arriva da Unicef e World food programme (Wfp), dopo una missione nel Paese per ribadire il sostegno di entrambe le agenzie alla popolazione del Mali, in collaborazione con le autorità locali e le controparti umanitarie.

Quasi un quarto della popolazione del Mali soffre di insicurezza alimentare moderata o acuta. Nel frattempo, per la prima volta nel Paese, oltre 2.500 persone, molte delle quali bambini, sono a rischio di carestia nella regione di Menaka, colpita dalla crisi. «Il Mali sta attraversando una complessa crisi umanitaria e ha bisogno di un sostegno urgente per evitare una catastrofe per i bambini, che ancora una volta stanno pagando il prezzo più alto di una crisi che non hanno causato loro», sono le parole di Ted Chaiban, vicedirettore generale Unicef per l’azione umanitaria e le operazioni di approvvigionamento. Unicef, Wfp e partner «sono stati presenti sul campo durante alcuni degli anni più difficili per il Mali e continueremo a lavorare su questioni umanitarie e di sviluppo finché i nostri servizi saranno necessari».

In totale, quasi cinque milioni di bambini hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria in Mali. Per Carl Skau, vicedirettore esecutivo e Chief Operating Officer del Wfp, «dobbiamo fare il possibile per aiutare le famiglie vulnerabili, soprattutto i bambini e le donne, lavorando a stretto contatto con i nostri partner per prevenire la carestia, affrontare l’insicurezza alimentare acuta e la malnutrizione e rafforzare la loro resilienza».

5 settembre 2023