In Italia cresce la povertà sanitaria

Nel 2014, si legge nel rapporto di Banco Farmaceutico, Acli, Caritas e Ufficio Cei per la pastorale della salute, la richiesta di farmaci da parte di chi non è più in grado di acquistare medicinali è aumentata del 3,8%

Nel corso del 2014 è aumentata del 3,8% la richiesta di farmaci da parte di quella fascia di popolazione che non è più in grado di acquistare medicinali, nemmeno quelli con ricetta medica. I numeri, presentati dall’Osservatorio sulla donazione dei farmaci del Banco Farmaceutico Onlus, sono chiari: particolare si è passati dalle 2.943.659 confezioni richieste nel 2013 alle 3.057.405 del 2014. Il rapporto, redatto in collaborazione con Acli, Caritas nazionale, Ufficio Cei per la pastorale della salute e Unitalsi, è stato elaborato a partire da un campione di 46 enti convenzionati con il Banco, dispensatori di farmaci e selezionati in base alla completezza e alla qualità dei dati forniti.

La suddivisione in fasce di età dimostra che gli assistiti sono prevalentemente adulti (59,3%), mentre sono meno numerosi i bambini (22%) e gli anziani (18,7%). Globalmente la popolazione assistita è composta soprattutto da soggetti immigrati (60,2%) e in misura inferiore da italiani (39,8%). Tale differenza è più sfumata al Nord e si accentua nelle regioni italiane centrali. La ripartizione in base al sesso evidenzia una prevalenza di maschi (54,3%), con l’eccezione dell’Italia centrale dove è maggiormente rappresentata la popolazione femminile

 

27 novembre 2014