Il vicario Reina a deputati e senatori: «Necessario fare gioco di squadra»

In Vicariato l’incontro con gli eletti nei collegi di Roma e Lazio. «Da padre, volevo bussare alle porte del vostro cuore per portare il grido di dolore che si alza da questa città». Il direttore di Caritas Roma Trincia: «Povertà in aumento, come in tutta Italia»

È “sinergia” la parola che più di ogni altra restituisce sia lo stile sia i contenuti dell’incontro che si è svolto questo pomeriggio, 20 novembre, nel Palazzo del Vicariato fra il vicario Baldo Reina e una delegazione dei deputati e senatori eletti nei collegi di Roma e Lazio. Un incontro informale, quasi privato, voluto dall’arcivescovo Reina all’indomani della conclusione del ciclo di convegni sulle “Disuguaglianze” che si sono svolti nei mesi scorsi in diversi luoghi della Capitale, per iniziare a «fare gioco di squadra con quanti in questo momento hanno responsabilità a livello legislativo, al di là delle appartenenze, per provare a capire insieme quello che possiamo fare per la nostra città».

Accanto a lui, con i parlamentari seduti in cerchio come in una riunione, il direttore della Caritas diocesana di Roma Giustino Trincia e don Renato Tarantelli, direttore dell’Ufficio giuridico del Vicariato. Presenti anche monsignor Francesco Pesce, rettore di San Gregorio Nazianzeno, e don Sergio Bonanni, rettore di Sant’Ivo alla Sapienza, le due Chiese di riferimento per Camera e Senato. Reina ha ricordato l’appuntamento del 25 ottobre scorso nella basilica lateranense, nel quale sono state presentate al vescovo di Roma, Papa Francesco, le conclusione dei convegni che hanno messo a fuoco alcune delle povertà che feriscono il territorio della Capitale: sanitaria, abitativa, educativa e lavorativa. «Da padre – ha detto – volevo bussare alle porte del vostro cuore per portare il grido di dolore che si alza da questo città». Quindi, ha invitato a individuare «due o tre questioni su cui poter lavorare insieme, in un tempo che richiede un bel gioco di squadra. Per il bene di Roma».

A dare le coordinate della situazione, il direttore di Caritas Roma, che venerdì prossimo, 22 novembre, sempre in Vicariato presenterà l’edizione 2024 del Rapporto povertà. Una fotografia che si base sulla realtà vissuta dalle 331 parrocchie del territorio, dai 218 Centri d’ascolto collegati in rete e dai numerosi servizi di aiuto messi a disposizione dall’organismo pastorale diocesano. L’età media degli utenti, ha riferito, è di 46 anni. Ha parlato di una città fatta di «tante città parallele, che non comunicano». Una città che cresce economicamente ma nella quale aumentano le disuguaglianze, «a seconda del municipio di appartenenza, dell’età, della nazione di provenienza, e così via». Basti pensare che sono 27.658 le persone che si sono recati nei centri Caritas nell’ultimo anno, mentre l’accesso alle mense è aumentato del 21%.

«Quella di oggi è un’occasione per rilanciare un appello anzitutto sugli strumenti», ha evidenziato Trincia, focalizzando l’attenzione sul dato «drammatico» della povertà abitativa – «7.259 famiglie aspettano alloggi popolari dal 2013» -; sulla povertà educativa, «un problema enorme», e su quella sanitaria, evidenziando la «desertificazione dei servizi», specie per quanto riguarda la salute mentale. Ancora, ha acceso i riflettori sul lavoro «povero e precario» che si vive nella Capitale, nonostante il dato positivo di un’occupazione più alta di 5 punti percentuale rispetto alla media nazionale: il 70% contro il 65, e sul tema dell’azzardo e del sovrindebitamento. «La città – ha concluso – ha urgenza che sia varata la riforma per Roma Capitale. I nostri servizi risentono dell’interlocuzione con gli amministratori pubblici, con i servizi sociali – ha aggiunto -. A volte però giriamo a vuoto».

Parole di gratitudine, nelle reazioni degli “invitati”. A cominciare da Michela Di Biase (Pd-Idp, Commissione giustizia), che ha rimarcato come alcuni interventi del convegno del 25 ottobre con il Papa «sono arrivati come uno schiaffo in faccia a chi ha a cuore questa città», per continuare con Marianna Madia (Pd), che ha sottolineato la necessità di dare vita a «un mosaico che applica le leggi, combatte per ottenere maggiori risorse e mette a fuoco e diffonde le “buone pratiche” per la città», e Maria Elena Boschi (capogruppo Iv alla Camera), che ha richiamato la necessità di ulteriori occasioni di incontro in cui «avere interlocuzioni anche con gli altri livelli di governo del territorio».

Dopo di loro anche Paolo Ciani (Pd-Idp, Commissione affari sociali) ha ringraziato per l’occasione per «unirci e riflettere insieme, utile per dirci cosa potremmo fare di più, dato che la cultura dello scarto colpisce drammaticamente soprattutto i più poveri». La senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni ha evidenziato, in questo senso, il ruolo fondamentale delle associazioni cattoliche, «un pilastro della città Siamo pronti – ha detto – a un impegno per lo sviluppo di Roma, consapevoli che la situazione è critica». Anche per Andra Casu (Pd), «se prendiamo iniziative insieme possiamo fare solo il bene di questa città». Ricordando però che «Roma non si può prendere da un verso solo – ha sottolineato Roberto Morassut (Pd, Commissione trasporti) -. Serve un approccio sistemico e attento al particolare. Serve fare sintesi».

20 novembre 2024