Il vescovo di Zaporizhzhia: «Viviamo con la paura ma non smettiamo di pregare per il Papa»

Yan Sobilo al telegiornale di Tv2000: «Qui la gente è molto grata a Francesco, perché lui prega per l’Ucraina dall’inizio della guerra. Preghiamo affinché Trump non trovi un accordo con Putin»

Non conosce confini, la preghiera. E per la salute del Papa si prega anche nell’Ucraina devastata da ormai tre anni di guerra. «Da quando è in ospedale, ormai da molti giorni, preghiamo per lui durante la Messa e con il Rosario. La gente gli è molto grata, perché il Papa prega per l’Ucraina dall’inizio della guerra». A raccontarlo ai microfoni del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, è il vescovo cattolico di rito latino di Zaporizhzhia Yan Sobilo.

«Zaporizhzhia – spiega – è una città molto vicina al fronte. L’80% della nostra regione è stata occupata dall’esercito russo. Preghiamo affinché Trump non raggiunga un accordo con Putin e consegni Zaporizhzhia alla Russia. Andiamo a dormire senza sapere se ci risveglieremo – prosegue – perché molti missili, molti droni sono caduti sulle case di notte, all’alba, mentre la gente dormiva. È uno stress continuo. Anche quando usciamo per strada, abbiamo paura».

In questa situazione, «quattro volte a settimana distribuiamo il pane a oltre 1.500 persone. Sono aiuti finanziati anche dal Santo Padre, che ha inviato il cardinale Konrad Krajewski almeno dieci volte per portare aiuti da parte del Papa. Sappiamo che il Santo Padre ci ama e noi amiamo lui. Noi a Zaporizhzhia preghiamo intensamente per la sua guarigione», conclude.

26 febbraio 2025