Il Venezuela al buio da oltre 100 ore

La situazione migliora gradualmente a Caracas; più colpiti gli Stati occidentali e nordoccidentali. Incertezza sul numero delle vittime. Saccheggi e repressione

Il blackout che ha paralizzato il Venezuela ha superato le 100 ore in alcune zone del Paese. La situazione migliora lentamente nella Capitale Caracas; i più colpiti gli Stati occidentali e nordoccidentali, anche se in tarda serata la luce è tornata in alcuni momenti anche in queste zone. Secondo i dati accertati, sono 24 le persone che avrebbero perso la vita negli ospedali ma altre fonti parlano di centinaia di vittime, soprattutto a Maracaibo. Si parla di numerosi saccheggi nei supermercati e nei negozi e di repressioni del regime.

Ieri, 11 marzo, il Parlamento, fedele al presidente autoproclamato Juan Guaidó ha proclamato lo stato d’emergenza e lo stesso Guaidó ha emesso un decreto – che in questa situazione non è possibile eseguire – per bloccare i rifornimenti di petrolio venezuelano a Cuba. L’ambasciata statunitense ha invece annunciato il ritiro del proprio personale da Caracas. Preoccupazione, inoltre, per il giornalista venezuelano Luis Carlos Díaz, del quale non si hanno più notizie. Si teme sia stato arrestato dal regime di Maduro. Tra i piccoli segnali di speranza, un matrimonio celebrato nel fine settimana a Caracas, a lume di candela.

12 marzo 2019