Il teatro per raccontare la ludopatia

In scena all’Albertino, dall’8 al 24 aprile, “La Macchina dei Sogni”, il musical nato dalla collaborazione tra “I SognAttori” di San Giuda Taddeo e la Caritas di Roma. Per riflettere, ridendo

Uno spettacolo inedito e divertente, capace di far ridere ma soprattutto riflettere. “La Macchina dei Sogni” è il titolo del nuovo musical nato dalla collaborazione tra il gruppo teatrale de’ “I SognAttori” della parrocchia San Giuda Taddeo e la Caritas di Roma, in scena al Teatro Albertino dall’8 al 24 aprile. Al centro, il tema del gioco d’azzardo: la vicenda è infatti ambientata a Lullotopia, città immaginaria e coloratissima dove gli abitanti vivono la loro quotidianità serenamente fino a quando non ricevono in dono una “Sparaplinni”, una macchina che promette di realizzare sogni in cambio di qualche moneta. Da quel momento gli abitanti diventano prigionieri di un circolo vizioso difficile da spezzare, ma – si legge nel comunicato – «grazie all’intelligenza e alla furbizia di un manipolo di eccentrici personaggi, il paese riuscirà a riacquistare la propria identità e il proprio colore».

Allontanare dalla quotidianità un fenomeno così strutturale, spiega Martina Ferrazzano, che ha diretto il musical insieme a Raffaele Fracchiolla, è stato funzionale a «rendere più leggero, ma ugualmente forte e immediato, il messaggio». Una scelta stilistica e narrativa che restituisce una diversa prospettiva alla realtà, mettendo al centro temi come la speranza, il senso di comunità e la riscoperta di se stessi: «Da questo spettacolo adatto a tutti emerge con evidenza l’importanza di non affidarsi a terzi o alla fortuna ma di essere padroni della propria esistenza con gli strumenti che si hanno a disposizione». Non a caso “La Macchina dei Sogni” si inserisce nell’ambito delle numerose attività promosse dalla Caritas diocesana per contrastare le ludopatie e i rischi legati al gioco d’azzardo: «Insieme abbiamo cercato non solo di individuare gli attori che nel mondo reale ruotano attorno al fenomeno ma anche di cogliere le varie sfaccettature, identificando i punti di svolta – chiarisce Fracchiolla -. Per questo tipo di progetto era fondamentale essere più trasversali possibili: la ludopatia purtroppo colpisce indistintamente sia giovani che adulti». È così che il linguaggio teatrale si fa in questo spettacolo strumento di sensibilizzazione: «Il teatro è immediato e senza filtri, per questo la Caritas ha riconosciuto in esso un mezzo efficace di trasmissione del messaggio», aggiunge Ferrazzano.

La collaborazione tra l’organismo pastorale diocesano e il gruppo teatrale “I SognAttori” ha avuto inizio nel 2018 con il musical “Figli di Giuda”, incentrato sul tema dei senza dimora e promosso nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Come in cielo, così in strada”. «Il gruppo, nato nel 2011 con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi del quartiere Colli Albani ai linguaggi del teatro, è formato oggi da una ventina di ragazzi di età compresa tra i 7 e i 30 anni – racconta Ferrazzano -. Negli anni siamo cresciuti, sviluppando lavori inediti e avvicinandoci a tematiche sociali». Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, conclude, «siamo pronti a tornare sul palco con grande entusiasmo».

Il ricavato de “La Macchina dei Sogni” sarà interamente devoluto in beneficenza per le attività della parrocchia di San Giuda Taddeo. Inoltre, durante le serate in cui andrà in scena lo spettacolo sarà possibile sostenere la raccolta fondi avviata dalla Caritas diocesana per supportare le attività di accoglienza legate all’emergenza Ucraina. Per maggiori informazioni e prenotazioni: tel. 348.1127826.

6 aprile 2022