Il Servizio per la cultura riparte con Raffaello

Le persone e le relazioni umane prima dei programmi e delle attività. In questa chiave va letto il piano pastorale del Servizio per la cultura e l’università della diocesi per il nuovo anno, ovvero «alla luce delle indicazioni fornite dal cardinale vicario – spiega il direttore monsignor Andrea Lonardo -: recuperando e privilegiando il “tu per “tu” e l’amore di amicizia cristiana, per un nuovo stile nell’annuncio della fede in questo tempo dominato ancora dalla paura per il coronavirus». Prioritario, dunque, «provare a stare vicini alle persone – sono ancora le parole del sacerdote -, a cominciare dagli studenti dell’università, che stanno vivendo il dramma della scuola», laddove «pesano la mancanza di contatto e di autentica relazione, l’impossibilità di scambiarsi gli appunti, di prepararsi insieme per un esame». Per questo «stiamo provando a fare in modo che in queste prime settimane possano incontrarsi almeno le matricole, rispettando tutte le precauzioni necessarie», perché «hanno bisogno di imparare a conoscere cos’è e com’è fatta la loro nuova realtà di studio e di vita».

Per accompagnare gli universitari nel corso dell’anno accademico, una volta al mese, mediante un contenuto multimediale, «verrà proposto e suggerito un libro, che possa essere uno strumento per vivere un momento di interiorità e di scoperta, a partire dall’ascolto dei maestri». Per Lonardo, è importante sottolineare quanto «il racconto di chi ha conosciuto la vita possa servire per leggere e comprendere più a fondo le proprie vicende personali, come se ci fosse fornita una speciale cartina di tornasole in queste figure di rilievo e di riferimento che sono i grandi autori». Uno su tutti, Dante, verrà celebrato in modo particolare in occasione del 750° anniversario dalla nascita. Sono trascorsi invece 500 anni dalla morte di Raffaello, avvenuta nella notte tra il 6 e il 7 aprile del 1520. Al pittore e architetto di Urbino venerdì 9 ottobre, alle 19, sarà dedicata una serata di approfondimento – per gli universitari ma non solo – curata dal Servizio diocesano. «Ci ritroveremo all’Orto Botanico – anticipa il direttore -, dove immaginiamo che Raffaello, che durante la sua permanenza a Roma ha abitato nella vicina Villa Farnesina, abbia passeggiato per trovare ispirazione».

Ancora, a fronte delle biblioteche universitarie chiuse da marzo, fatto salvo il prestito dei libri, «vogliamo fare sì che la cappellanie possano offrire spazi da fruire come aule studio», dice Lonardo. Favorita inoltre la «partecipazione alla Messa serale della domenica, da vivere, studenti e docenti insieme, finché ancora il meteo lo renderà possibile, in spazi all’aperto». In calendario anche un primo appuntamento, ancora in via di definizione per quanto riguarda gli aspetti tecnici e logistici, al fine di poterlo vivere in totale sicurezza. «Il 14 novembre – illustra il direttore del Servizio diocesano – avrà luogo il tradizionale pellegrinaggio di inizio anno accademico». In modo autonomo, gli studenti si recheranno «al sito archeologico di Ostia antica e mediante l’uso di depliant e pannelli che faranno da guida, visiteranno gli scavi ciascuno per conto proprio, seppure insieme agli altri». Nel teatro, come momento realmente condiviso, è prevista una catechesi di Lonardo su sant’Agostino.

Sempre per esprimere concreta vicinanza agli studenti universitari c’è il progetto di realizzare dei brevi video motivazionali, «nei quali personaggi famosi legati al mondo della cultura lascino delle pillole e degli spunti di riflessione sul valore dello studio e sulla passione per il sapere», anticipa ancora il sacerdote. Aperta a tutti, invece, la Giornata del libro, prevista per il 12 e 13 dicembre, «da vivere nella città mediante le parrocchie» perché «è davvero importante crescere ascoltando storie edificanti», conclude Lonardo.

7 ottobre 2020