Il “Seicento sentimentale”: quando la rete racconta l’arte

Online su Youtube il video di Carlo Strinati per la raccolta “Racconti d’arte”, a cura di Fondazione Sorgente Group, sulle due “Sofonisbe” della Collezione Mainetti

Sofonisba, la regina della Numidia, figlia di Asdrubale: è lei la protagonista del video realizzato da Caludio Strinati per la raccolta “Racconti d’arte”, a cura della Fondazione Sorgente Group. O meglio, i due due dipinti del Guercino appartenenti alla Collezione Mainetti, che la ritraggono in due versioni nel momento in cui sceglie di morire bevendo una coppa di veleno, fattale preparare dal marito Massinissa. Seguiranno, sempre sul web, altri articoli con gallery delle opere della Fondazione per l’arte che fa capo a Valter e Paola Mainetti, assicurano da Sorgente Group.

L’obiettivo della Fondazione è divulgare alcune significative opere della Collezione Mainetti, di cui ha la curatela. Il direttore scientifico Claudio Strinati mette a confronto le due opere del Guercino – realizzate a distanza di molti anni – dedicate alla regina che, dopo la sconfitta subita nelle guerre puniche,  preferisce il suicidio a un sicuro destino di schiavitù. Una scelta, questa, che ne ha fatto l’icona della determinazione e della dignità femminile. Significative però le differenze tra i due dipinti: nel realizzare la “Sofonisba morente nuda” (1630), osserva lo storico dell’arte, l’artista si rivela maturo ma ancora energico e passionale; nella seconda opera, “Sofonisba morente” (1654), è decisamente più rasserenato. La prima è una donna languente e dolce, l’altra una regina nobilmente abbigliata il cui volto serafico esprime un forte senso di “dignitas”. «Per questa capacità di analisi dell’animo umano, il Guercino si conferma un artista delle emozioni, rappresentativo di un “Seicento sentimentale”», è l’analisi di Strinati.

I dipinti appartengono alla più ampia raccolta della Collezione di Valter e Paola Mainetti che insieme a quella della Fondazione Sorgente Group detiene il numero di dipinti del Guercino più elevato al mondo per una collezione privata. «In questi mesi le nuove tecnologie si sono rivelate preziosi strumenti di divulgazione per la cultura e l’arte – dichiara Valter Mainetti – e questo ci ha suggerito l’opportunità di valorizzare le nostre opere anche attraverso canali di così ampia portata. I due Guercino raccontati da Claudio Strinati confermano l’attenzione su opere significative, in grado di raccontare lo spaccato di un’epoca attraverso le illustri storie dei personaggi del passato».

9 luglio 2020