Il saluto di Vincenzo Morgante, nuovo direttore di Tv2000

«Vogliamo garantire un’offerta di autentico servizio pubblico», scrive rivolto direttamente al suo pubblico. In carica dal 1° ottobre alla guida dell’emittente televisiva e di InBlu Radio, ha preso il posto di Paolo Ruffini

Si rivolge direttamente al “suo” pubblico Vincenzo Morgante, dal 1° ottobre in carica come nuovo direttore di Tv2000 e InBlu Radio. Lo fa in una lettera pubblicata online sul sito di Tv2000, rivolgendo anzitutto un «grato saluto» ai telespettatori e agli ascoltatori. È il saluto pubblico di Morgante, che prende il posto di Paolo Ruffini, nominato prefetto del dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. «Ho assunto questo impegnativo incarico da poche settimane – scrive – e desideravo immediatamente stabilire un contatto: sono profondamente convinto dell’importanza, per tutti i mezzi di comunicazione, di un
dialogo e di un confronto continuo con gli utenti. La nostra tv è la vostra tv, la nostra radio è la vostra radio. Abbiamo bisogno del vostro riscontro, dei vostri rilievi, dei vostri suggerimenti e – se lo meritiamo – del vostro incoraggiamento».

L’auspicio del nuovo direttore è quello di un «fecondo confronto con il pubblico», ancora più necessario per un progetto «ispirato a un modo di comunicare diverso dall’imperante fragore, diverso dal crescente protagonismo, diverso dal corrente chiacchiericcio». L’obiettivo, spiega, è quello di «raccontare una contemporaneità sempre più complessa, mutevole e sfuggente, mantenendo uno sguardo sereno, un atteggiamento misurato e un’attitudine costruttiva». Con le radici ben piantate nella «nostra ispirazione cattolica». Proprio per questo, prosegue Morgante, «desideriamo che i nostri programmi siano luogo di dialogo, di ascolto, di moderazione e di mediazione, naturalmente nella saldezza dei nostri principi e con la forza dei nostri valori. Si deve sentire chiara e forte la nostra voce non perché gridi o ricorra a un linguaggio aggressivo, ma perché portatrice di autenticità, di pensieri meditati, di ragionevolezza, di idee propositive e di aperture sincere».

Il successore di Ruffini disegna il profilo di un’emittente capace di garantire «la libera circolazione delle opinioni», insieme a «un atteggiamento accogliente», indispensabile per «consentire l’emersione dei punti in comune e non delle differenze, l’affermazione delle convergenze a discapito delle diversità, la costruzione di un futuro anziché le
delegittimazione del presente». In sintesi, «vogliamo garantirvi una offerta di autentico servizio pubblico. Consolidare i nostri canali radiotelevisivi – osserva Morgante -, in linea con l’indicazione ricevuta dai vescovi delle Chiese d’Italia, significa rafforzare la
posizione di tutti gli uomini e le donne che non accettano una società tendente a giudizi sommari, ad atteggiamenti superficiali, al dominio dell’apparenza e dei preconcetti».

La prospettiva all’orizzonte è favorevole. Non ha dubbi l’ex direttore della Tgr Rai: «È certamente possibile rafforzarci perché i nostri dati di ascolto e di gradimento sono in crescita, perché abbiamo in cantiere un’offerta sempre più articolata, perché vogliamo ampliare la collaborazione con le emittenti locali (puntando a una valorizzazione delle realtà territoriali in modi e forme che svilupperemo nell’immediato futuro), ma soprattutto perché abbiamo un pubblico attento, qualificato ed esigente. Un pubblico – aggiunge – al quale chiedo di continuare a seguirci (anche nelle nuove declinazioni della crossmedialità, del sito web e delle piattaforme social); al quale chiedo di aiutarci a divulgare la nostra proposta quotidiana (e anche la nostra posizione 28 sul telecomando); al quale chiedo di starci vicino con tutti i consigli, le segnalazioni e le idee che vorranno avere la pazienza di sottoporci».

17 ottobre 2018