Il Rosario con il Papa per la fine della pandemia

L’appuntamento il 31 maggio nei Giardini Vaticani, alle 17.45, davanti all’icona di Maria che scioglie i nodi. Francesco le affiderà 5 “nodi” da sciogliere. Parteciperanno, tra gli altri, i ragazzi che hanno ricevuto la cresima nella parrocchia di San Domenico di Guzmán e un gruppo scout di Roma

Si conclude lunedì prossimo, 31 maggio, il mese di preghiera voluto da Francesco per invocare la fine della pandemia e la ripresa delle attività lavorative e sociali. Proprio il Papa lo aveva aperto, il 1° maggio, con la recita del Rosario davanti all’icona della Madonna del Soccorso nella basilica di San Pietro, lanciando la “staffetta” alla quale hanno partecipato 30 santuari nel mondo, alternandosi alla guida di una preghiera ininterrotta nella quale si sono coinvolti santuari, comunità parrocchiali e religiose, istituti e famiglie in tutto il mondo. Una maratona di preghiera organizzata dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, che si conclude, appunto, il 31 maggio, con il Rosario guidato ancora una volta dal Papa, nei Giardini Vaticani alle 17.45.

«Come segno conclusivo – spiegano dal dicastero pontificio in una nota – Papa Francesco ha voluto rivolgere la preghiera a una immagine della Madonna verso la quale è molto devoto, la Vergine Maria che scioglie i nodi». Si tratta di un’icona che si trova ad Augsburg, in Germania; copia unica dell’icona originaria conosciuta in tutta la Baviera in occasione di un pellegrinaggio delle diocesi bavaresi ad Augsburg, tenutosi nel  2015, giungerà a Roma accompagnata dal vescovo di Augsburg Bertram Johannes Meier, che ne farà dono a Papa Francesco, il quale a sua volta la destinerà secondo le sue intenzioni. «La scelta di questa immagine – si legge ancora nel comunicato – vuole rappresentare una preghiera particolare perché la Madonna interceda per “sciogliere” le sofferenze che hanno vincolato il mondo in questo tempo di crisi sanitaria ma anche economica, psicologica e di rapporti sociali».

Il Papa dunque affiderà alla Vergine cinque intenzioni di preghiera, «cinque “nodi” da sciogliere, per alimentare la speranza negli uomini». Il primo è quello della relazionalità ferita, della solitudine e dell’indifferenza, «divenute in questo tempo più profonde». Il secondo è la  disoccupazione, «con una particolare attenzione a quella giovanile, femminile, dei padri di famiglia e di chi sta cercando di difendere i propri dipendenti». Il terzo nodo è rappresentato dal dramma della violenza, «in particolare quella scaturita in famiglia, in casa tra le mura domestiche, verso le donne oppure deflagrata nelle tensioni sociali generate dall’incertezza della crisi». Il quarto nodo, ancora, si riferisce al progresso umano «che la ricerca scientifica è chiamata a sostenere mettendo in comune le scoperte perché possano essere accessibili a tutti, soprattutto ai più deboli e poveri». Infine il quinto nodo, quello della pastorale: «Le Chiese locali, le parrocchie, gli oratori, i centri pastorali e di evangelizzazione possano ritrovare entusiasmo e nuovo slancio in tutta la vita pastorale e i giovani possano sposarsi e costruire una famiglia e un futuro».

La preghiera del 31 maggio inizierà con una processione solenne, guidata dal vescovo di Augsburg, che porterà l’icona in un luogo scenografico dei Giardini Vaticani, che per l’occasione diventa un santuario all’aperto. Il Papa e i fedeli saranno dinanzi a una prospettiva unica, con la cupola di San Pietro che sembra illuminare e proteggere la città di Roma, simbolo di tutte le città del mondo. Accompagneranno la processione i bambini che hanno ricevuto la prima comunione della parrocchia di Santa Maria della Grotticella a Viterbo, che per prima in Italia ha messo a disposizione i propri locali per la Asl di Viterbo in modo da allestirvi un centro vaccinale; i ragazzi della parrocchia di San Domenico di Guzmán che hanno ricevuto la cresima, un gruppo scout di Roma, alcune famiglie e alcune religiose, in rappresentanza dell’intero popolo di Dio. I giovani dell’Associazione SS. Pietro e Paolo trasporteranno l’icona della Madonna, a cui faranno da picchetto d’onore le Guardie Svizzere e la Gendarmeria Vaticana. La processione sarà animata dal coro della diocesi di Roma e dal Complesso bandistico di Arcinazzo Romano.

Si avvicenderanno nella preghiera dei giovani dell’Azione cattolica, alcune famiglie composte da neo sposi o in attesa di un bambino e una famiglia di persone sorde nella quale è nata una vocazione religiosa. Al termine della celebrazione avverrà la cerimonia di incoronazione dell’immagine della Madonna, con una preziosa corona opera dei gioiellieri Fratelli Savi. La preghiera, informano dal dicastero pontificio, verrà trasmessa in diretta sui canali ufficiali della Santa Sede, saranno collegati tutti i network cattolici del mondo e sarà fruibile per le persone sorde e ipo-udenti attraverso la traduzione nella lingua dei segni italiana Lis.

In collegamento in diretta con Roma ci sarà anche, il 31 maggio, un gruppo di santuari in cui si pregherà il Rosario insieme con Papa Francesco. Si tratta di Notre-Dame de Boulogne a Nanterre in Francia; Madonna di Schoenstatt a Vallendar in Germania; Nostra Signora dei Dolori a Kibeho in Ruanda; santuario nazionale Maipú a Santiago in Cile; Nuestra Señora de Os Gozos a Ourense in Spagna; The Shrine of Our Lady of Lourdes at Carfin in Scozia; basilica santuario Virgen de los Milagros de Caacupé in Paraguay; parrocchia santuario Nostra Signora della Salute a La Spezia.

27 maggio 2021