Il ritorno di Samuele Bersani

Il cantautore romagnolo all’Auditorium Parco della Musica il 21 febbraio con “La fortuna che abbiamo”, che ripercorre i suoi 25 anni di carriera

Il cantautore romagnolo all’Auditorium Parco della Musica il 21 febbraio con “La fortuna che abbiamo”, che ripercorre i suoi 25 anni di carriera

«C’è chi tiene degli inutili trofei/ dritti sopra un ripiano / E se li lucida personalmente. / C’è chi invece sente di non avere preso parte a nulla di che / E questo è». Chissà se quando Samuele Bersani ha scritto questa strofa per il suo ultimo brano inedito, “La fortuna che abbiamo”, pensava al Festival di Sanremo, al quale ha partecipato due volte, nel 2000 e nel 2012, aggiudicandosi sempre il premio della Critica “Mia Martini”. Il Festival sta inevitabilmente fagocitando tutte le notizie musicali in questi giorni, ma il cantautore romagnolo scoperto da Lucio Dalla nel 1991, che non ha mai amato tanto i riflettori e non è neanche onnipresente sui social network – cosa rara ormai -, si è sempre distinto per originalità e coraggio nelle scelte musicali e questo suo defilarsi è inversamente proporzionale al gradimento di pubblico e critica. Il suo potere sta tutto nel talento. Penna sensibile, testi che raccontano storie inusuali o comunque mai banali, interpretazioni convincenti, che conquistano da 25 anni.

Deve essergli costato caro dunque il ritiro forzato dalle scene, proprio alla vigilia di un anniversario così importante. Un’assenza di oltre un anno, per un serio problema di salute, un reflusso che gli ha danneggiato una corda vocale, che lo ha visto costretto a sospendere il nuovo tour l’autunno scorso. Samuele Bersani torna live e riparte proprio da Roma, il 21 febbraio all’Auditorium Parco della Musica. «Finalmente posso tornare a cantare, a fare il mio mestiere, quello che sognavo da bambino, e che per un anno ho pensato di non fare più – ha spiegato al Corriere della Sera -. Un mattino mi sono svegliato afono. Pensavo fosse una cosa leggera, invece era seria. Soffro di reflusso e avevo lesionato una corda vocale. Dopo 60 giorni di silenzio assoluto, comunicavo attraverso messaggini, ho ripreso con un logopedista che mi ha insegnato l’abc. Ho dovuto imparare di nuovo a parlare e poi a cantare». Ancora, in una recente intervista tv ha dichiarato: «Per me questa è una ripartenza. Ho cominciato gattonando, poi ho tirato sù i piedi e adesso comincio a correre un po’ come prima, però mi è mancato molto il mio lavoro».

Un carico di emozione, dunque, che porterà sicuramente in scena all’Auditorium insieme alle canzoni de “La fortuna che abbiamo”, il suo ultimo album, uscito lo scorso giugno, che prende vita da due concerti live del 2015, uno dei quali andato in scena il 30 maggio 2015 proprio nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium. Sul palco, insieme alla sua band storica, aveva ospitato amici e colleghi in uno spettacolo corale, da Marco Mengoni a Luca Carboni, da Caparezza a Carmen Consoli, da Pacifico a Musica Nuda, fino a Gnu Quartet, Dario Argento, Alessandro Haber, Piera degli Esposti. Pochi giorni dopo al Teatro Dal Verme di Milano, Samuele Bersani si esibì per la prima volta accompagnato da un’Orchestra Sinfonica di 30 elementi, l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali”, eseguendo i brani più significativi del suo percorso artistico. Dalla registrazione di questi due concerti è nato il suo primo progetto discografico live che ripercorre 25 anni di carriera tra sperimentazioni e arrangiamenti nuovi, un doppio cd + dvd, con oltre 2 ore di musica.

Gli storici brani hanno dunque tutti una nuova veste musicale piacevole da scoprire. Ed ecco una travolgente versione di “Chicco e Spillo” con Caparezza, mentre Carmen Consoli aumenta la magia di “Giudizi Universali“, uno dei brani più belli non solo del suo repertorio ma del nostro patrimonio recente; il duetto “bolognese” con l’amico Luca Carboni è sulle note dell’emozionante “Canzone”, omaggio a Lucio Dalla, mentre con Marco Mengoni Samuele condivide “Il Pescatore di Asterischi”. Musica Nuda su “Come due somari” dona un nuovo arrangiamento, con il solo accompagnamento di Ferruccio Spinetti al contrabbasso; un altro amico “storico”, Pacifico, ripercorre “Le mie Parole” e “Le storie che non conosci”, che vanta, come nella versione originale, un cameo di Francesco Guccini. Oltre ai duetti, colpiscono anche le versioni ad esempio di “Spaccacuore” e “Occhiali Rotti” con l’accompagnamento dell’Orchestra Sinfonica e le incursioni di Dario Argento che introduce “Il mostro“, uno dei primi brani di Bersani, che qui, presentato dalle parole del regista, diviene un attuale fatto di cronaca da telegiornale; Alessandro Haber e Piera degli Esposti che affiancano l’artista nelle immagini del DVD che completa il progetto live, rispettivamente con le letture di alcune strofe di “Psyco” e “En e Xanax”, eleggendole ancora vere poesie. Infine, con un monologo ironico e divertente Fabio De Luigi diventa la voce del leggio del cantautore, inseparabile oggetto dei suoi live.

“Voglio spremere il tubetto fino in fondo/ La fortuna che abbiamo. / Ridipingere con un colore più intenso, meno opaco. / E finalmente indelebile”, canta sempre ne “La fortuna che abbiamo” Bersani, che opaco non è mai stato, ma ora ancor più intenso glielo auguriamo.

10 febbraio 2017