Il presidente Usa Biden in Israele. «L’America sta piangendo con voi»

L’incontro con il premier Benyamin Netanyahu. «Il 7 ottobre, come 20 volte l’11 settembre», le parole del primo ministro. Il leader statunitense: da Hamas «orrori peggiori di Isis», ma «non rappresenta tutto il popolo palestinese». Il cordoglio dell’Italia

«Il 7 ottobre in proporzione è come 20 volte l’11 settembre». Lo ha detto questa mattina, 18 ottobre, il premier israeliano Benjamin Netanyahu incontrando il presidente Usa Joe Biden, arrivato in Israele poco prima delle 10. Ad accoglierlo all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv anche il presidente Isaac Herzog. Il programma della visita prevede che Biden partecipi a una riunione del Gabinetto di guerra israeliano e che incontri anche le famiglie degli ostaggi americani presi da Hamas e portati a Gaza.

«Abbiamo visto il tuo sostegno ogni giorno – le parole di Netanyahu indirizzate al leader statunitense -. Un chiaro messaggio ai nostri nemici. Il mondo l’ha visto in modo chiaro –  ha aggiunto in  conferenza stampa -. La tua visita è la prima di un presidente Usa in Israele in tempo di guerra». E ancora: «Come il mondo si è unito per sconfiggere il nazismo e si è unito per sconfiggere l’Isis, dobbiamo essere uniti per sconfiggere Hamas. Israele è unito per sconfiggere Hamas».

L’America, ha assicurato Biden, «è in lutto con voi e sta piangendo con voi. Dobbiamo tener presente che Hamas non rappresenta tutto il popolo palestinese, ha sempre portato sofferenza». Riguardo all’esplosione di ieri, 17 ottobre, all’ospedale anglicano di Gaza, ha osservato ancora: sembra che «sia stata fatta dall’altra parte». Dichiarandosi «indignato e profondamente rattristato dall’esplosione» e dalle «terribili perdite che ne sono derivate», ha rilevato che Hamas «ha compiuto orrori che al paragone quelli dell’Isis appaiono più ragionevoli».

Intanto il ministero della Sanità di Gaza aggiorna la conta dei morti causati dal razzo sulla struttura ospedaliera: 417, a cui si aggiungono 314 feriti, di cui 28 in condizioni critiche, riferisce al Jazeera. Complessivamente, sempre secondo le autorità della Striscia, sono ormai 3.478 le vittime degli attacchi dell’esercito israeliano dall’inizio dei combattimenti. Oltre 12mila i feriti. E dal Libano, un alto rappresentante del Partito di Dio alleato dell’Iran afferma: «Decine di migliaia di combattenti di Hezbollah sono pronti alla guerra». Migliaia anche i manifestanti nelle piazze egiziane, in solidarietà con la Striscia di Gaza, mentre a Rafah, al confine, gli operatori umanitari in attesa di entrare si sono riuniti per pregare in memoria delle vittime dell’ospedale, dopo il raid di cui Israele e Hamas si accusano a vicenda.

Dall’Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dà voce al cordoglio dell’Italia per le vittime, esprimendo vicinanza ai familiari e ai feriti. «In attesa di disporre di conferme definitive sulla dinamica dei fatti – aggiunge -, rinnoviamo ancora una volta il nostro impegno per proteggere la popolazione civile, risolvere i problemi umanitari più urgenti e assicurare una veloce soluzione di questa crisi». E su X il ministro della Difesa Guido Crosetto scrive dello «sgomento» per ciò che è avvenuto ieri sera. «La bomba che ha colpito l’Al-Ahli Arabi Baptist Hospital a Gaza ha ucciso centinaia di palestinesi inermi e ferito la coscienza di tutti noi – sono le parole del ministro -. La comunità internazionale deve proteggere i civili innocenti e punire Hamas».

L’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell parlando con i cronisti a Strasburgo ha affermato: «In questo momento non abbiamo alcuna conferma su chi è stato a bombardare» l’ospedale di Gaza. «Non possiamo imputare l’attacco a nessuno finché non abbiamo una piena conoscenza dell’accaduto», ha aggiunto. Intervenendo all’Eurocamera, questa mattina, 18 ottobre, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha parlato di «una insensata tragedia» che «ha sconvolto tutti noi. Un ospedale di Gaza, che ospitava centinaia di feriti, è stato trasformato in un inferno di fuoco. Le scene dell’ospedale Al Ahli sono orribili e angoscianti. Non ci sono scuse per colpire un ospedale pieno di civili – ha aggiunto -. Tutti i fatti devono essere accertati, e i responsabili devono essere consegnati alla giustizia. In questo momento tragico, dobbiamo tutti raddoppiare gli sforzi per proteggere i civili dalla furia di questa guerra».

18 ottobre 2023