Il presidente ucraino Zelensky alla Casa Bianca
L’incontro sullo sfondo dello stallo degli aiuti Usa a Kiev. Il portavoce del Cremlino Peskov: «Le decine di miliardi che l’Ucraina chiede sono destinati ad essere un fiasco»
Sullo sfondo dello stallo degli aiuti Usa all’Ucraina, il presidente americano Joe Biden riceve questa sera, 12 dicembre, il leader ucraino Volodymyr Zelensky, a Washington. Per il presidente in guerra, «ogni ritardo nel sostegno a Kiev fa il gioco di Putin, che invece deve perdere e va fermato». Sul tavolo, nell’analisi del New York Times, c’è la ricerca di «una nuova strategia» che i leader militari americani e ucraini «possano iniziare ad attuare all’inizio del prossimo anno per risollevare le sorti di Kiev e il sostegno in calo alla guerra del Paese contro la Russia».
Un’esigenza, quella di un nuovo approccio, che secondo gli analisti del giornale è emersa dopo che la controffensiva ucraina «non è riuscita a raggiungere il suo obiettivo di riconquistare i territori perduti e dopo settimane di incontri, spesso tesi, tra alti funzionari americani e le loro controparti ucraine». Dall’altra parte, dopo un tentativo fallito di conquistare Kiev in tre giorni, l’esercito russo ha iniziato a cambiare tattica e ora ha più truppe, munizioni e missili, sottolineano i funzionari americani, aggiungendo che i russi si sono anche rafforzati con i droni, molti dei quali sono forniti dall’Iran.
Proprio dal Cremlino, il portavoce Dmitry Peskov commenta che dall’incontro non uscirà nulla che possa «cambiare la situazione sul campo di battaglia: le decine di miliardi di dollari pompati in Ucraina non hanno aiutato a raggiungere alcun successo». Allo stesso modo, «altre decine di miliardi di dollari che Kiev vuole siano ancora pompati in Ucraina, sono destinati a essere un fiasco. Conosciamo perfettamente bene questo processo – prosegue -. Non può cambiare la situazione sul campo di battaglia e non può fermare nemmeno i progressi dell’operazione militare speciale».
Nel frattempo, stando ai dati di un sondaggio dell’Istituto internazionale di sociologia di Kiev condotto dal 29 novembre al 9 dicembre, in caso di riduzione significativa di aiuti occidentali un terzo degli ucraini (il 32%) ritiene che sia meglio accettare la cessazione delle ostilità con la Russia in condizioni di garanzie di sicurezza davvero serie da parte degli alleati. Questo anche se, così facendo, la liberazione dei territori occupati si trascinerà a tempo indeterminato. Il 58% degli ucraini invece ritiene che sia necessario continuare la guerra contro la Russia, anche se c’è il rischio di perdere nuovi territori.
12 dicembre 2023