Il presidente ucraino: «Oggi ho parlato con Papa Francesco»

Zelensky lo ha riferito intervenendo in video collegamento davanti alla Camere riunite del Parlamento italiano. «Mariupol grande come Genova. Immaginatela completamente bruciata». Draghi: «L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea»

«Caro popolo italiano, oggi ho parlato con sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molto importanti». Lo ha detto questa mattina, 22 marzo, il presidente ucraino Volodymyr Zelenski, intervenendo in video conferenza davanti al Parlamento italiano riunito in seduta comune nell’Aula di Montecitorio. Un discorso durato 12 minuti, accolto e salutato dalla standing ovation di deputati e senatori. Al pontefice, ha continuato Zelensky, «ho risposto che il nostro popolo è diventato l’esercito». Quindi ha ricordato che l’Ucraina ha visto «il male che porta il nemico, quanta devastazione lascia e quanto spargimento di sangue».

Nelle parole del presidente ucraino, l’omaggio all’Italia, che «ha aperto il cuore e le porte» all’Ucraina, accogliendo i profughi in fuga. «Gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia, noi abbiamo inviato medici e gli italiani ci hanno aiutati durante l’alluvione – ha ricordato Zelensky -. Noi apprezziamo moltissimo ma l’invasione dura da 27 giorni, quasi un mese: abbiamo bisogno di altre sanzioni, altre pressioni». L’attacco portato avanti dalla Federazione russa, ha continuato, «sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare città ucraine, alcune sono completamente distrutte». Come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti: «È come Genova, immaginate Genova completamente bruciata». Ancora, Zelensky ha ricordato il numero dei bambini uccisi, passato da 79 a 117 in una settimana. «A Kiev torturano, violentano, rapiscono bambini, distruggono e con i camion portano via i nostri beni. L’ultima volta in Europa è stato fatto dai nazisti», ha chiosato.

«A nome del governo e mio personale voglio ringraziare il presidente Zelensky per la sua straordinaria testimonianza», ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, efinendo «eroica» la «resistenza di tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin. Oggi, ha aggiunto, «l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, la nostra libertà e sicurezza. L’Italia vi è profondamente grata». Anche per questo «vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa», ancora le parole del premier, che lo ha definito «un processo lungo fatto di riforme necessarie». L’Italia, ha assicurato, «è a fianco dell’Ucraina in questo processo. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea».

22 marzo 2022