Il presidente russo Putin all’Occidente: «Anche le nostre armi possono raggiungervi»

Il discorso annuale al Parlamento, a Camere riunite: «Tutto il Paese» sostiene i soldati impegnati in Ucraina. Quindi l’avvertimento al blocco occidentale e, subito, la rassicurazione: «Una sciocchezza» dire che Mosca voglia attaccare l’Europa»

Parla alla Duma, il presidente russo Vladimir Putin, ma nel cuore del Parlamento a Camere riunite si rivolge direttamente all’Occidente. «Anche noi abbiamo armi capaci di raggiungere i vostri territori», afferma nel suo discorso annuale. «Hanno tentato in passato di combattere la Russia, ma ora le conseguenze saranno pessime», aggiunge. Quindi, la precisazione: è «una sciocchezza», assicura, dire che Mosca voglia attaccare l’Europa. «Tutto quello che l’Occidente sta escogitando porta veramente alla minaccia di un conflitto con armi nucleari e quindi all’annientamento della civiltà», sono ancora le parole del leader del Cremlino, che aggiunge: «Comprendiamo che l’Occidente sta cercando di trascinarci in una corsa agli armamenti, logorandoci e ripetendo il trucco in cui riuscirono negli anni ’80 con l’Unione Sovietica».

Inevitabile il punto sull’operazione militare in Ucraina. «Tutto il Paese», dichiara Putin, sostiene i soldati russi impegnati sul campo: uniti, aggiunge, «possiamo superare qualsiasi cosa». Intanto, «il nostro lavoro continua senza soste. Le capacità di combattimento delle nostre giovani forze hanno mostrato il loro valore – è l’omaggio – e continuano ad agire su tutti i nostri territori, stiamo facendo tutto quanto è in nostro potere per risolvere le problematiche connesse alla speciale operazione militare per proteggere i nostri cittadini e la nostra sovranità». E ancora: «Faremo di tutto per finire la guerra e mettere uno stop al nazismo».

Entrando quindi nei dettagli della guerra in corso, informa sui due tipi di missili ipersonici usati dalle forze russe: il Kinzhal, lanciato dagli aerei, e lo Zirkon, lanciato dalle navi. Si inseriscono in questo contesto le parole rivolte all’Occidente, alle quali il presidente russo aggiunge un altro avvertimento, parlando di «conseguenze tragiche» per i Paesi della Nato che decidessero di inviare truppe in Ucraina. Un’ipotesi, questa, che era stata avanzata dal presidente francese Emmanuel Macron alcuni giorni fa, senza incontrare però il sostegno degli alleati. «Hanno iniziato – ha detto – a parlare della possibilità di inviare contingenti militari della Nato in Ucraina. Ricordiamo il destino di coloro che in passato hanno inviato i loro contingenti nel territorio del nostro Paese. Ora le conseguenze per gli eventuali interventisti saranno molto più tragiche».

29 febbraio 2024