Il presidente Mattarella: «Guerre e povertà strappano i bambini alla vita»
La dichiarazione in occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile, che si celebra il 12 giugno. La scuola, «importante argine allo sfruttamento dei minori»
«Le guerre e la povertà strappano le bambine e i bambini alla vita, obbligandoli ad abbandonare la scuola per forme di lavoro ignobili, molto spesso illegali e clandestine, sottraendo loro l’infanzia». Alla vigilia della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, che si celebra il 12 giugno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella mette l’accento sul «diritto di ciascun bambino a essere protetto dallo sfruttamento economico e da qualsiasi lavoro pericoloso», riconosciuto dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Per il capo dello Stato, un «importante argine» allo sfruttamento del lavoro minorile è costituito dal «contrasto all’abbondono scolastico». Lo sfruttamento dei minori, avverte, compromette «in modo irreversibile il loro sviluppo psico-fisico e il loro futuro. Tra i migranti – aggiunge – sono tanti i minori non accompagnati che rischiano di diventare forza lavoro fantasma, di svolgere mestieri inconciliabili con la loro età o addirittura di sparire nell’illegalità sotto gli occhi di quelle comunità a cui si sono affidati abbandonando le loro terre di origine».
Da Mattarella anche un’indicazione di fondo. «Per eliminare le cause profonde del fenomeno e proteggere i diritti dei fanciulli – conclude – è necessario un approccio che coinvolga governi, organizzazioni, imprese, comunità e individui, per un ambiente in cui le bambine e i bambini possano crescere sani, istruiti e liberi, senza correre il rischio di essere privati della loro età».
11 giugno 2024