Mattarella: Il volontariato, ricchezza per il Paese

Al Festival di Lucca il messaggio al presidente Cnv Edoardo Patriarca: «Solidarietà e sussidiarietà aiutano a ridefinire i traguardi del bene comune»

Al Festival in corso a Lucca il messaggio al presidente Cnv Edoardo Patriarca: «Solidarietà e sussidiarietà aiutano a ridefinire i traguardi del bene comune»

Si è aperto ieri, giovedì 16 aprile, a Lucca, il Festival del volontariato. E si è aperto con il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente del Centro nazionale per il volontariato Edoardo Patriarca e a tutti i partecipanti. «Il volontariato – si legge nel testo del presidente – è una straordinaria ricchezza per il nostro Paese e per la nostra civiltà. Lo è ancor più in un tempo di difficoltà economiche per molti e di grandi cambiamenti per tutti. La dimensione della gratuità, unita alla creatività sociale, di cui siete interpreti nei diversi settori in cui esplicate le vostre attività, è un collante prezioso di cittadinanza, di cultura, di trasmissione dei valori».

Fa riferimento alla situazione di crisi che il Paese ancora attraversa, il capo dello Stato, per evidenziare come il disagio economico e sociale accentuai i rischi di una «deriva individualista», portando con sé la «corrosione delle reti di solidarietà. Voi invece – si legge nel messaggio – siete un’originale risposta civica di segno comunitario». Per il presidente, infatti, «il volontariato è anche un terreno di incontro tra pubblico e privato. L’esperienza della solidarietà e la pratica della sussidiarietà aiutano a superare antiche concezioni, oggi inadeguate, e a definire nuovi traguardi del bene comune». La stessa economia civile «può diventare vettore di crescita, occupando spazi di mercato ma al tempo stesso portando in essi i valori nei quali credete».

La riflessione di Mattarella si allarga fino alla «società globale» e alle sue potenzialità. Potenzialità che però hanno bisogno di «comunità intermedie attive, creative, propositive» per essere governate «nel senso della coesione e della giustizia». Comunità «capaci di contribuire nella loro libertà al processo democratico e allo sviluppo economico». Per questo «l’azione volontaria, e quell’insieme d’iniziative e imprese che compongono il terzo settore, sono assolutamente indispensabili non solo per la qualità della nostra vita sociale ma anche per la qualità della democrazia».

Ancora, il presidente della Repubblica formula il suo auspicio: «Mi auguro che il processo legislativo, avviato dal Parlamento, per regolare in modo nuovo e rafforzare il terzo settore si sviluppi nel confronto costruttivo e nella collaborazione, non solo tra le forze politiche, ma anche tra le realtà sociali che provano sul campo idee, speranze, problemi». Fondamentale, per Mattarella, il ruolo dei giovani: il loro sguarda, afferma, «vi aiuterà, come spero aiuterà l’intero Paese, a dare una proiezione europea al vostro lavoro e alla vostra ricerca. In Europa si giocherà il destino del nostro modello sociale. Dobbiamo evitare che, nei fatti, si affermi una contrapposizione tra politica e società civile: il risultato sarebbe fortemente negativo per le istituzioni democratiche e per la fiducia dei cittadini».

17 aprile 2015