«Il presepe è come un Vangelo vivo»
In piazza San Pietro la tradizionale Benedizione dei Bambinelli con Papa Francesco, organizzata dal Centro oratori romani, a 50 anni dalla prima edizione con Paolo VI nel 1969
«L’Avvento è tempo di grazia. Ci dice che non basta credere in Dio: è necessario ogni giorno purificare la nostra fede. Si tratta di prepararsi ad accogliere non un personaggio da fiaba ma il Dio che ci interpella, ci coinvolge e davanti al quale si impone una scelta». Cosi Papa Francesco ha spiegato il senso del Natale ai tanti pellegrini presenti in piazza San Pietro ieri mattina, 15 dicembre, nella terza domenica di Avvento. Fra questi centinaia di bambini, ragazzi e animatori del Centro oratori romani, che hanno partecipato alla tradizionale Benedizione dei Bambinelli, nel 50° anniversario della prima edizione con Paolo VI nel 1969.
«Il Bambino che giace nel presepe – ha proseguito il Pontefice – ha il volto dei nostri fratelli e sorelle più bisognosi, dei poveri che sono i privilegiati di questo mistero e, spesso, coloro che maggiormente riescono a riconoscere la presenza di Dio in mezzo a noi. La Vergine Maria ci aiuti, perché, mentre ci avviciniamo al Natale, non ci lasciamo distrarre dalle cose esteriori ma facciamo spazio nel cuore a Colui che è già venuto e vuole venire ancora a guarire le nostre malattie e a darci la sua gioia». Papa Francesco quindi ha invitato i bambini romani e i tanti fedeli in piazza ad alzare i Bambinelli a conclusione dell’Angelus, benedicendo le statuine che verranno poste nei presepi di case, oratori, parrocchie e comunità religiose. «Saluto voi, cari ragazzi, che siete venuti con le statuine di Gesù Bambino per il vostro presepe. Alzate le statuine! Le benedico di cuore. Il presepe è come un Vangelo vivo. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Gesù, Dio, Colui che si è fatto uomo per incontrare ognuno di noi. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui».
La gioia per le parole di Papa Francesco e il suo speciale saluto hanno concluso una mattinata intensa per gli oratori del Cor, che numerosi si sono radunati in basilica sin dalle prime ore del mattino per la Messa presieduta dal cardinale Angelo Comastri, vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano oltre che arciprete della basilica di San Pietro, che li ha accolti paternamente guidandoli nella meditazione e nella preghiera. «Gesù ha portato nel mondo una trasfusione di bontà, di amore che ancora continua – ha detto -. Ci ha lasciato come legge il comandamento dell’amore, che ci distingue da tutte le religioni. Gesù ci ha dato il comandamento del perdono, che è l’unica forza che può vincere l’odio. Purifichiamo il nostro cuore perché nel Natale di Gesù mentre lo festeggiamo, diventiamo noi testimoni credibili della novità che ha portato nel mondo».
Comastri ha ricordato nella sua omelia la testimonianza di grandi santi come Madre Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo II e Giovanni Bosco, invitando i presenti a chiedersi quale sia il vero senso del Natale. La gioia condivisa in questa giornata di festa prosegue ora nelle attività natalizie in programma negli oratori di Roma nei prossimi giorni, con la Novena. Gli oratori del Cor si raduneranno ancora il 27 dicembre nella basilica parrocchiale di San Giovanni Bosco al Tuscolano per la Festa della Riconoscenza, una celebrazione di ringraziamento per l’anno trascorso nelle varie comunità. Il tema di quest’anno: “Grazie Gesù perché abiti con me la mia città”. L’appuntamento è alle 8.15 davanti alla basilica, per iniziare alle 9 la celebrazione eucaristica. Al termine, spostamento a piedi al cinema Atlantic per la proiezione del film “Spie sotto copertura”, in uscita nelle sale il 25 dicembre. Per informazioni e prenotazione biglietti (al costo di 5 euro) è possibile compilare la scheda online o contattare il Centro oratori romani al numero 06.69886406, e-mail cor@diocesidiroma.it.
16 dicembre 2019