Il “pranzo d’amore” del Rinnovamento nelle carceri italiane

Svolto nel carcere di Rebibbia e in altre 20 Case circondariali d’Italia l’appuntamento con “L’altra cucina”. A servire ai tavoli, chef e protagonisti del mondo dello spettacolo

La Casa circondariale femminile di Rebibbia, a Roma, e altre 20 in tutta Italia hanno ospitato ieri, 20 dicembre, la nona edizione del pranzo di Natale “L’altra cucina… per un pranzo d’amore”, promossa da Prison Fellowship Italia, Rinnovamento nello Spirito Santo e Fondazione Alleanza del RnS. Ad anticiparla, la conferenza stampa moderata da Gabriele Corsi, con il presidente del Rinnovamento Salvatore Martinez, Alessia Rampazzi, direttrice della Casa circondariale femminile di Rebibbia, Lorella Cuccarini, lo chef Filippo La Mantia e, in collegamento video, Marcella Reni, presidente di Prison Fellowship Italia.

Da Martinez anzitutto l’omaggio ai «tantissimi volontari che rendono possibile la realizzazione di questo evento»; quindi il ricordo delle parole di Papa Francesco in favore delle persone detenute. «Oggi – ha detto – diventiamo famigliari di queste detenute che non potranno festeggiare con le loro famiglie. Questo gesto che compiamo, questa visita speciale che offriamo gratuitamente, generosamente per un altro Natale, ci insegna che, se un’altra cucina è possibile, è possibile anche un altro modo di fare fraternità. È una prova di responsabilità civile, un gesto di chiara rilevanza spirituale e sociale». Sullo sfondo, la necessità di una «discontinuità sociale e generazionale».

A Roma sono state coinvolte nell’iniziativa 230 detenute, che hanno gustato le portate preparate dallo chef Filippo La Mantia e, mentre il comico Antonio Giuliani proponeva alcuni sketch assieme a Massimo Mattia, nei panni di cameriere e camerieri di servizio ai tavoli si sono alternati Lorella Cuccarini, Gabriele Corsi e Laura Pertici, Stefano Jurgens, Ottavia Pojaghi Bettoni, Valeria Fabrizi, Maria Grazia Schiavo, Giulia Fiume, Kim Rossi Stuart, Ilaria Spada e Beatrice Fazi.

Oltre a Rebibbia femminile, l’iniziativa si è svolta anche in altre 20 carceri: Opera di Milano, Lorusso e Cutugno di Torino, Firenze, Massa, Bologna, Modena, Castelfranco Emilia, Pesaro, Secondigliano di Napoli, Salerno, Avellino, Aversa, Bari, Palmi, Vibo Valentia, Pagliarelli di Palermo, Siracusa, Cagliari, Nuoro e Lanusei. A renderla possibile, circa 700 volontari, che hanno servito 6mila pasti.

21 dicembre 2022