Il pediatra Villani: rifiuti, rischi per la salute se l’emergenza continua

A colloquio con il presidente della Società italiana di pediatria. «Gli odori forti possono essere un irritante per le vie respiratorie. Gas nocivi in caso di incendi»

L’emergenza rifiuti a Roma rischia di tramutarsi in un problema più allarmante del decoro urbano o delle pagine di cronaca dei giornali e mezzi d’informazione, che quasi riportano all’emergenza rifiuti in Campania di alcuni anni fa. In molti cominciano a interrogarsi sulla reale possibilità di malattie: si parla di rischi sanitari, complice il caldo torrido, per la presenza invadente di rifiuti per le strade di Roma, sempre più maleodoranti anche per i rifiuti fuori dai cassonetti. Preoccupano soprattutto i possibili rischi per i bambini. Per ora non si registrano casi di malattie riconducibili all’emergenza ma l’attenzione è alta. «Al momento non ci sono rischi né criticità per i bambini ma se l’emergenza persistesse allo stesso modo per altri 5/7 giorni, potrebbero esserci problemi non solo per i bambini». A parlare è Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), responsabile dell’Unità operativa di Pediatria generale e Malattie infettive dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

Quando sentiamo i cattivi odori, avverte l’esperto, è il sintomo che si stanno sviluppando dei batteri e con l’aumento delle temperature i processi di decomposizione organica aumentano sensibilmente. L’equazione è: più batteri, più malattie e rischio di infezioni, soprattutto se si tratta di batteri che nascono dall’immondizia. «Questa situazione non è salubre, certamente il consiglio è di non avvicinarsi, anche perché – continua Villani – gli odori forti possono essere un irritante per le vie respiratorie, quindi soprattutto per i bambini che hanno un’iperattività bronchiale o asma, ma anche per gli anziani bisogna fare attenzione».

L’allarme è poi esteso anche alla presenza di animali attratti dalla presenza costante di immondizia in città, dagli scarafaggi ai topi, dai gabbiani ai cinghiali. Quali malattie infettive si possano generare è difficile dirlo, sottolinea Villani, anche perché derivano dai germi con i quali i bambini o gli adulti rischiano di entrare in contatto. «Quindi è bene stare lontano dal degrado dei cassonetti e dai rifiuti per le strade». Altro rischio e pericolo da non sottovalutare è legato ai possibili incendi dei rifiuti, e già si sono registrati alcuni casi in città. «Questo ovviamente creerebbe un problema serissimo perché si genererebbero tutta una serie di gas potenzialmente nocivi». Da qui l’auspicio di Villani che quanto prima la situazione «venga gestita, perché non degeneri a livello della salute dei cittadini. Mi auguro che l’emergenza finisca e si possa tornare alla normalità». (Adriano Alimonti)

1° luglio 2019