Il Papa: non dimenticare «il grido silenzioso di tanti fratelli e sorelle in difficoltà»

Il messaggio al 25° Congresso mariologico mariano internazionale, organizzato dalla Pami, dall’8 al 12 settembre, presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi

Si è aperto ieri, 8 settembre, festa liturgica del Santo Nome di Maria, il 25° Congresso mariologico mariano internazionale organizzato dalla Pontificia Academia mariana internationalis (Pami), sul tema: “Maria tra teologie e culture oggi. Modelli, comunicazioni, prospettive”. Ad aprire i lavori, che si concludono domenica 12 settembre e a cui partecipano 300 rappresentanti delle società mariologiche e studiosi iscritti dai cinque continenti, il messaggio inviato da Papa Francesco letto dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, che presiede i lavori.

«Il nostro rallegrarci non dimentichi il grido silenzioso di tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di grande difficoltà, aggravate dalla pandemia – le parole del pontefice -. La vera gioia che viene dal Signore dà sempre spazio alle voci dei dimenticati, perché insieme a loro si possa costruire un futuro migliore. Maria, nella bellezza della sequela evangelica e nel servizio al bene comune dell’umanità e del pianeta, educa sempre all’ascolto di queste voci e Lei stessa si fa voce dei senza voce per partorire un mondo nuovo, dove tutti siamo fratelli, dove ci sia posto per ogni scartato delle nostre società», scrive ancora Francesco. La figura di Maria, per il Papa, è un «punto di riferimento per una cultura capace di superare le barriere che possono creare divisione». Quindi, l’omaggio alla Pontificia Academia marina internationalis che, «perseverando nel suo impegno di rinnovamento – è l’analisi del pontefice -, cerca di leggere i segni di questi tempi, a beneficio della Chiesa e di ogni donna e uomo di buona volontà».

9 settembre 2021