Il Papa: la Parola di Dio ci invita a uscire allo scoperto

«Dolore nel vedere fratelli e sorelle morire in mare». Il ministero del lettorato e del catechista a laici di vari Paesi: la voce di Lo Bascio

«La Parola mette in crisi quelle nostre giustificazioni che fanno dipendere dagli altri ciò che non va. Quanto dolore nel vedere fratelli e sorelle morire in mare perché non li si lascia sbarcare. E questo, alcuni lo fanno in nome di Dio. La Parola di Dio ci invita a uscire allo scoperto, a non nasconderci dietro la complessità dei problemi. Ci esorta ad agire, unire il culto di Dio e la cura dell’uomo».

La Messa per la III Domenica della Parola di Dio ha offerto a Papa Francesco l’occasione per lanciare un nuovo appello all’accoglienza dei migranti. Ieri, 23 gennaio, ha presieduto la liturgia nella basilica di San Pietro durante la quale, per la prima volta, ha conferito il ministero del lettorato a due uomini e sei donne, ai quali ha consegnato il libro della Sacra Scrittura, e quello di catechista a tre donne e cinque uomini che invece hanno ricevuto una croce, riproduzione della croce pastorale usata prima da san Paolo VI, poi da san Giovanni Paolo II, per richiamare il carattere missionario del servizio che si apprestano ad amministrare.

Laici provenienti da varie parti del mondo «chiamati al compito importante di servire il Vangelo di Gesù, di annunciarlo affinché la sua consolazione, la sua gioia e la sua liberazione raggiungano tutti», ha detto il vescovo di Roma. La versione italiana del rito di istituzione dei catechisti, preparato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, è stata approvata da Francesco ad experimentum e solo per la celebrazione di ieri.

Domenica della Parola, San Pietro, 23 gennaio 2022Tra i catechisti istituiti c’era David Lo Bascio, presidente del Centro Oratori Romani, fondato dal Servo di Dio Arnaldo Canepa. Quando si è inginocchiato davanti al Pontefice che gli ha consegnato la croce, Lo Bascio ha provato «un coacervo di emozioni». Durante la celebrazione ha ricordato i momenti trascorsi in oratorio da bambino e i suoi catechisti. «Per i catechisti del Cor – ha detto – l’istituzione del ministero coglie una chiave profetica del fondatore. Nei suoi scritti più volte parla di vocazione catechistica che ritroviamo nel Motu Proprio “Antiquum Ministerium”. Per noi è significativo che tra i primi istituiti ci sia un catechista di oratorio, è un segnale dirompente, ci dice che la catechesi non è strettamente legata alla preparazione sacramentale ma che l’annuncio è per la vita».

Annunciare Gesù «con la vita, le azioni e la parola» è stato proprio l’invito rivolto dal Papa nel consegnare la croce. «Accolgo questo ministero per me, per i catechisti che mi hanno preceduto e per i giovani che svolgono servizio negli oratori – ha aggiunto Lo Bascio -. L’oratorio è il presente della Chiesa e mette al centro il bambino non solo come destinatario di un annuncio ma come protagonista della vita ecclesiale. In tempo di pandemia c’è maggior bisogno di rivitalizzare gli oratori, soprattutto dal punto di vista delle relazioni».

Papa, domenica della Parola, San Pietro, 23 gennaio 2022Nell’omelia per la Domenica della Parola di Dio, istituita da Francesco il 30 settembre 2019, l’esortazione a cercare nelle Scritture il vero volto di Dio. «Non è un padrone arroccato nei cieli – le parole del Papa – ma un Padre che segue i nostri passi. Non è un freddo osservatore distaccato e impassibile, un Dio “matematico”». Non bisogna immaginarlo come «un giudice rigoroso, un rigido doganiere». Dio è amore, scoprire questo vuol dire vincere «la tentazione di chiuderci in una religiosità sacrale, che si riduce a culto esteriore, che non tocca e non trasforma la vita – ha rimarcato -. Questa è idolatria, nascosta, raffinata, ma idolatria». Soffermandosi poi sulla Sacra Scrittura che deve essere incarnata nell’attualità ha spiegato che «non ci è stata data per intrattenerci, per coccolarci in una spiritualità angelica, ma per uscire incontro agli altri e accostarci alle loro ferite. Altra tentazione di oggi è cercare una spiritualità angelica, i movimenti spirituali gnostici, lo gnosticismo, che ti propone una Parola di Dio che ti mette “in orbita” e non ti fa toccare la realtà».

24 gennaio 2022