Francesco in Ecuador e il suo messaggio di «dialogo e solidarietà»

Padre Lombardi riferisce a proposito del viaggio del Papa: «È partito dall’esperienza della famiglia per allargarne i valori alla società»

Il portavoce vaticano padre Lombardi riferisce a proposito del viaggio del Papa: «È partito dall’esperienza della famiglia per allargarne i valori alla società»

Racconta di un Francesco «effettivamente sereno, totalmente tranquillo», il portavoce vaticano Federico Lombardi, tracciando ai microfoni di Radio Vaticana un bilancio della prima tappa del viaggio in America Latina: l’Ecuador, dove è arrivato il 6 luglio. Lo descrive «padrone di sé, attento alle diverse persone che incontra, ai particolari». Se si vede quello che fa, aggiunge, «non si può che restare ammirati della sua energia straordinaria».
 
Padre Lombardi passa anche gli appuntamenti che hanno caratterizzato il progamma molto intenso della giornate in Ecuador. A cominciare dall’incontro di ieri, martedì 7 luglio, con i vescovi, «che era privato ma che aveva tutta una sua importanza in una logica di visita pastorale, di Chiesa». Quindi la celebrazione della Messa al Parco del Bicentenario di Quito, «che è stata veramente un piacere vivere, non solo per la ricchezza dei contenuti ma anche per la cura spirituale con cui era stata preparata». Nel pomeriggio poi l’incontro «molto atteso» con il mondo dell’educazione, «voluto anche dalla Chiesa in Ecuador proprio per incoraggiare il grande impegno educativo della comunità ecclesiale». Incontro nel quale Francesco, ha evidenziato il portavoce vaticano, ha inserito «le grandi domande del mondo di oggi», facendo riferimento in particolare all’enciclica Laudato si’.
Il religioso parla anche dell’accoglienza incredibile ricevuta dal pontefice, della «partecipazione immensa, incredibile della popolazione a questo evento», con «centinaia di migliaia di persone sulle strade, contente di essere lì dove il Papa sarebbe passato, potendolo poi – a volte – vedere ma neanche poi tanto, perché magari poi passava in una piccola macchina chiusa.… Eppure – riferisce – la gente era tutta lì perché sapeva che il Papa passava, e piangeva di gioia, di commozione». E parla dell’Ecuador e del suo «popolo con grandissimi valori», che si è sentito «molto onorato del fatto che Francesco lo abbia scelto come primo Paese di lingua ispanica da visitare nel continente, e ha risposto nel modo migliore».
Il Papa, da parte sua, è stato portatore di «un messaggio di dialogo, di solidarietà, di orientamento per la costruzione di una società armonica, inclusiva, capace d’integrare tutte le sue diverse componenti, d’integrare la creatività di queste diverse componenti e la loro responsabilità, in una preoccupazione comune del bene comune della nazione», rileva padre Lombardi. Il metodo che ha scelto è stato quello di «partire dall’esperienza concreta della famiglia, dei valori familiari, e allargare alla società i valori che si sperimentano nella costruzione della comunità familiare». Le prossime tappe del viaggio: Bolivia e Paraguay. Quindi, il 13 luglio, il ritorno a casa. Previsti in tutto sette trasferimenti aerei e ventidue discorsi in lingua spagola, oltre a innumerevoli incontri scandito da un programma di quarantotto ore e due tappe in ciascuna nazione.
8 luglio 2015