Il Papa: «Il Signore converta il cuore di chi semina morte»

Al termine della Messa per la Domenica delle Palme, Francesco ha ricordato gli attentati in Svezia ed Egitto, dove sono state colpite due chiesa copte

Al termine della Messa per la Domenica delle Palme, Francesco ha ricordato gli attentati in Svezia ed Egitto, dove sono state colpite due chiesa copte

«Il Signore converta il cuore delle persone che seminano terrore, violenza e morte, e anche il cuore di quelli che fanno e trafficano le armi». Al termine della Messa per la Domenica delle Palme, in piazza San Pietro, il Papa ha auspicato la fine degli attacchi terroristici che, dopo la Svezia, hanno colpito l’Egitto. Francesco ha affidato «a Cristo, che oggi entra nella Passione, e alla Vergine Santa le vittime dell’attentato terroristico avvenuto venerdì scorso a Stoccolma, come pure quanti sono ancora duramente provati dalla guerra, sciagura dell’umanità». Subito dopo avere pronunciato queste parole, leggendo da un foglio passato all’ultimo momento dal Maestro delle Cerimonie monsignor Guido Marini, Francesco ha appreso dell’attentato avvenuto pochi minuti prima in Egitto e poi rivendicato dall’Isis. «Preghiamo per le vittime dell’attentato compiuto purtroppo oggi, questa mattina, al Cairo, in una chiesa copta», ha detto. E poi ha espresso il suo «profondo cordoglio» ai familiari dei defunti e dei feriti, assicurando la sua vicinanza a «mio fratello» Tawadros, alla chiesa copta e a tutta «la cara nazione egiziana». «Prego per i defunti e per i feriti, sono vicino ai familiari e all’intera comunità», ha aggiunto Bergoglio.

Nell’attentato nella chiesa copta della città di Tanta, a nord del Cairo, sono morte 27 persone, mentre 42 sono rimaste ferite. Erano in duemila presenti al momento dell’esplosione avvenuta all’interno della chiesa, durante la celebrazione. Sembra che un ordigno sia stato piazzato sotto una panca. La polizia ha arrestato due persone sospettate di essere coinvolte nell’attentato. A distanza di due ore un uomo si è fatto esplodere davanti alla chiesa di Mar Girgis, ad Alessandria, in cui ha sede il patriarcato copto ortodosso. A celebrare la liturgia delle Palme era stato poco prima il patriarca Tawadros II. Sono morte 18 persone e 41 sono rimaste ferite. Il doppio attentato contro chiese copte è avvenuto a tre settimane dal viaggio che Francesco compirà in Egitto, il 28 e 29 aprile. Durante la visita, il Papa incontrerà autorità religiose e politiche, tra cui il patriarca Tawadros II e il presidente al-Sisi.

Parole di condanna degli attentati sono state espresse anche da Ahmed el-Tayeb, il Grande Imam dell’università sunnita di al-Azhar, che incontrerà Bergoglio e che ha definito gli attacchi alle due chiese «un atto deprecabile e privo di ogni umanità». Tawadros invece ha assicurato al premier Sherif Ismail che queste tragedie «non danneggeranno l’unità di questo popolo e la sua coesione». Solidarietà anche dalla sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che soffre: «Da alcuni mesi la barbarie è irrefrenabile – si legge in una nota -. Ora la priorità è la sicurezza. I cristiani ne hanno pieno diritto. Ci aspettiamo che il governo egiziano dia prova di fermezza e decisione in tal senso. Mai come in questo momento la visita del Santo Padre è fondamentale. Il suo viaggio servirà a sostenere una comunità cristiana oggi provata da altri due gravi atti terroristici e a proseguire nella strada del dialogo aperto e franco con i musulmani egiziani».

10 aprile 2017