Il Papa: «Il Natale porti un raggio di pace ai bambini del mondo intero»
A piazza San Pietro la benedizione dei Bambinelli, promossa dal Cor. «Preparando il presepe per il Bambino Gesù, impariamo di nuovo chi è il nostro Signore». La Messa con il cardinale Gambetti e la festa, con l’allestimento della Natività. Il 28 dicembre la Festa della Riconoscenza
Si sono ritrovati per pregare ancora una volta con Papa Francesco, in una piazza San Pietro assolata e colma di fedeli, ieri, 11 dicembre, i bambini e i ragazzi degli oratori di Roma, per la tradizionale Benedizione dei Bambinelli nella domenica Gaudete. Una preghiera che il pontefice stesso ha chiesto di portare davanti al presepe «perché il Natale del Signore porti un raggio di pace ai bambini del mondo intero, specialmente a quelli costretti a vivere i giorni terribili e bui della guerra. Questa guerra in Ucraina che distrugge tante vite e tanti bambini». Nella sua meditazione domenicale il pontefice aveva voluto sottolineare come l’Avvento sia «un tempo in cui, preparando il presepe per il Bambino Gesù, impariamo di nuovo chi è il nostro Signore; un tempo in cui uscire da certi schemi, da certi pregiudizi verso Dio e i fratelli. L’Avvento – ha aggiunto – è un tempo in cui, anziché pensare ai regali per noi, possiamo donare parole e gesti di consolazione a chi è ferito, come ha fatto Gesù con i ciechi, i sordi e gli zoppi».
I bambini che hanno alzato in piazza le statuine del Bambinello, alle quali il Papa ha riservato una speciale benedizione, provenivano da oltre 30 oratori di tante zone di Roma, che hanno voluto ritrovarsi dopo due anni complessi per questo appuntamento che da decenni segna il cammino di Avvento delle comunità parrocchiali. I gruppi, accolti dagli animatori del Centro oratori romani (Cor), si erano ritrovati di buon mattino per un momento di accoglienza secondo lo stile oratoriano, per poi partecipare alla celebrazione eucaristica accolti dal cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica vaticana.
«La liturgia di oggi – ha ricordato il cardinale nell’omelia – ci invita a entrare nel mistero del Natale, passando per la porta d’ingresso della gioia. Portiamo a tutti i nostri amici, in oratorio, a scuola, ovunque l’annuncio della vera gioia che è il Natale di Gesù, vera speranza per tutti i popoli, perché è solo la presenza del Dio con noi è la ragione profonda dell’esistenza e della storia ed unico vero contenuto della gioia che non ha tramonto». Una mattinata di festa, quella dei bambini e dei ragazzi del Cor, che si è trasformata proprio in un “cantiere della gioia”: un costruire insieme diventato reale con l’allestimento di un presepe in piazza San Pietro, composto dai personaggi realizzati negli oratori, nelle attività in preparazione al Natale.
Al senso di questo cantiere ha dedicato il suo saluto, all’inizio della celebrazione in San Pietro, il presidente del Cor David Lo Bascio. «L’Oratorio è forse, tra tutte le “soglie dell’educativo”, l’esperienza che meglio esprime quella dimensione della gioia che oggi celebriamo – ha detto -. In questo tempo d’Avvento, nelle nostre case, nei nostri oratori, abbiamo realizzato il presepe, che ora attende la notte di Natale per vedersi abitato dal Bambinello. Costruire il presepe è un’azione collegiale: richiede talenti, collaborazione, pazienza, ascolto, un vero e proprio “cantiere”. L’oratorio stesso è un cantiere, il cantiere della gioia, dove ognuno può portare i talenti che ha e metterli insieme per costruire. Per questo – ancora le parole di Lo Bascio – siamo venuti da così tante parti diverse di questa grande città: perché avevamo il desiderio di incontrare le nostre famiglie, i nostri sacerdoti, i nostri catechisti; di incontrare gli altri oratori, di incontrare il Papa. E cogliere in ogni volto che incontriamo oggi, come in un caleidoscopio, un riflesso del volto di Gesù. È Lui che desideriamo incontrare».
Gli oratori di Roma si sono poi dati appuntamento per il prossimo 28 dicembre nella basilica di San Giovanni Bosco, al Tuscolano, per la tradizionale “Festa della Riconoscenza”: un Te Deum a misura di bambino che ogni anno raccoglie per una nuova mattinata di gioia bambini, ragazzi e catechisti del Cor.
12 dicembre 2022