Il Papa: i capi delle nazioni si ispirino alla “Pacem in terris”

L’appello al termine dell’udienza generale a 60 anni dall’enciclica di Paolo VI. «Messaggio attualissimo, fu una vera benedizione, come uno squarcio di sereno in mezzo a nubi scure»

«Ieri ricorreva il 60° anniversario dell’Enciclica Pacem in terris, che San Giovanni XXIII indirizzò alla Chiesa e al mondo nel pieno della tensione tra i due blocchi contrapposti nella cosiddetta guerra fredda. Il Papa aprì davanti a tutti l’orizzonte ampio in cui poter parlare di pace e costruire la pace: il disegno di Dio sul mondo e sulla famiglia umana». LO ha detto nella mattina di oggi, 12 aprile, papa Francesco rivolgendo un appello al termine dell’udienza generale tenuta in piazza San Pietro. «Quell’enciclica fu una vera benedizione, come uno squarcio di sereno in mezzo a nubi scure. Il suo messaggio è attualissimo. Basti ad esempio questo passo: “I rapporti tra le comunità politiche, come quelli tra i singoli esseri umani, vanno regolati non facendo ricorso alla forza delle armi, ma nella luce della ragione, e cioè nella verità, nella giustizia, nella solidarietà operante” (n. 62). Invito i fedeli e gli uomini e le donne di buona volontà a leggere la Pacem in terris, e prego perché i Capi delle Nazioni se ne lascino ispirare nei progetti e nelle decisioni».

12 aprile 2023