Il Papa battezza 13 bambini nella Cappella Sistina

La Messa nella festa del Battesimo del Signore, l’8 gennaio. Tra i compiti di genitori e padrini, «insegnare a pregare. La preghiera sarà quello che darà loro forza durante tutta la vita»

Sotto la volta della Cappella Sistina affrescata da Michelangelo, Papa Francesco ha battezzato ieri, 8 gennaio, 13 bambini, otto femminucce e cinque maschietti, figli di dipendenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Nella festa del Battesimo del Signore, Bergoglio ha ringraziato i genitori per aver voluto che i propri bimbi entrassero a far parte della famiglia della Chiesa e, in un’omelia interamente a braccio, ha suggerito loro di far memorizzare ai piccoli la data del loro battesimo e di celebrarla. «È come un compleanno – ha spiegato -, perché il battesimo fa rinascere alla vita cristiana. Che tutti gli anni ricordino e ringrazino Dio per questa grazia di essere diventati cristiani».

Con la liturgia, concelebrata dai cardinali Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, e Fernando Vérgez Alzaga, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, Francesco ha mantenuto la tradizione iniziata da san Giovanni Paolo II che nel 1981 istituì la Messa con rito di battesimo per i figli dei dipendenti della Santa Sede e nel 1983 celebrò, per la prima volta, nella Cappella Sistina.

In un cammino di formazione cristiana, compito dei genitori e dei padrini, ha ricordato il Papa, è anche quello di «insegnare ai bambini a pregare», a fare il segno della croce e a tenere le mani giunte. «La preghiera sarà quello che darà loro forza durante tutta la vita – ha affermato -: nei momenti buoni, per ringraziare Dio, e nei momenti brutti, per trovare la forza». Una preghiera che deve essere rivolta anche alla Vergine Maria, «nostra Madre. Si dice che quando qualcuno è arrabbiato con il Signore, o si è allontanato, la Madonna è sempre vicina per fargli strada per poter tornare – le parole del vescovo di Roma -. È un detto. Il Signore sempre ci è vicino, ma la Madonna è la mamma e la mamma è sempre più vicina del papà. Sempre. Perché? Perché è così. Le mamme sono così, e questo è grande. Che imparino a essere cristiani».

Accoccolati tra le braccia dei genitori con i loro vestitini eleganti, i bambini sono stati insolitamente tranquilli per tutta la celebrazione, a differenza degli altri anni, quando in sottofondo c’erano pianti e vagiti. Particolare che non è sfuggito a Papa Francesco il quale ha però avvertito i genitori di non preoccuparsi se avessero iniziato a piangere. «Forse qualcuno “darà il la”, incomincerà – ha detto -. E siccome i bambini sono sinfonici, tutti andranno dietro a questo. Lasciateli gridare, lasciateli piangere. Forse qualcuno piange di fame: allattateli. Con tutta libertà. L’importante è che oggi questa celebrazione sia la festa, la festa dell’inizio di un bel cammino cristiano nel quale voi aiuterete i vostri figli ad andare avanti. Forse qualcuno è troppo coperto e ha caldo: che siano comodi, che stiano comodi tutti. Noi festeggiamo con loro questo inizio di cammino. A voi tocca aiutarli ad andare avanti. Perché io finisco qui, ma voi tutta la vita».

Al termine della Messa il Papa si è intrattenuto qualche minuto con le famiglie. Ha donato a ciascuna un rosario, benedetto i fratellini e le sorelline dei battezzati, posato per le rituali foto ricordo. Prima di lasciare la Cappella Sistina ha sostato in preghiera davanti al presepe.

9 gennaio 2023