Il Papa all’Azione cattolica: «Contagiate con la gioia della fede»

Nell’incontro con il Forum internazionale di Ac, regalato a Francesco il libro dei Vangeli trovato sul fondo di un barcone di migranti a Lampedusa

Al termine dell’incontro con il Forum internazionale di Ac regalato a Francesco il libro dei Vangeli trovato sul fondo di un barcone di migranti a Lampedusa 

«Dico: “Chi mi darà ali come di colomba, per volare e trovare riposo? […] Riposerei in un luogo di riparo dalla furia del vento e dell’uragano». Una pagina segnata, quella del Salmo 55, la supplica dell’uomo perseguitato. Nel corso dell’incontro di ieri, 27 aprile, tra il Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac) e il Papa, Francesco ha ricevuto in dono dal parroco di Lampedusa il Vangelo con i salmi in lingua inglese trovato sul fondo di uno dei tanti barconi di migranti che giungono sull’isola siciliana. «Il Papa era visibilmente commosso – ha detto don Carmelo La Magra, che è anche assistente dell’Azione cattolica agrigentina – e con le lacrime agli occhi ha baciato il libro dei Vangeli».

Il Pontefice ha ricevuto inoltre
un grande album con i disegni dei ragazzi dell’Acr che in Albania, Romania, Spagna, Argentina e Italia hanno riflettuto insieme ai loro coetanei sui 5 verbi indicati al n. 273 di Evangelii Gaudium: illuminare, benedire, sollevare, guarire, liberare e vivificare. Tre generazioni di Ac: nonni, genitori e figli. Sono la famiglia De Bono, proveniente da Malta, che ha offerto al Pontefice una tovaglia come segno della mensa familiare. Dalla Terra Santa è arrivata invece la famiglia Bellomo con i figli Antonio e Lea, gemelli di 4 anni che hanno insegnato a Francesco il segno della croce in arabo prima del suo viaggio in Egitto. Un giovane del Centrafrica, Martin Valery, insieme a padre Ludovic Berthin, direttore dell’apostolato dei laici, ha infine regalato al Papa un’immagine della Vergine venerata nel suo Paese.

«Vi siete proposti un’Azione cattolica in uscita, e questo è un bene», ha detto Papa Francesco nel suo discorso al Congresso. Per il Pontefice, «uscita significa apertura, generosità, incontro con la realtà al di là delle quattro mura dell’istituzione e delle parrocchie. Quante volte Gesù bussa dall’interno delle porte delle nostre chiese per uscire». Cinque i passi indicati da Francesco per il progetto evangelizzatore dell’Ac. «Primerear, e mi permetto un neologismo – ha detto sorridendo – cioè prendere l’iniziativa, partecipare, accompagnare, fruttificare e festeggiare. Un passo avanti nell’uscita, incarnati e camminando insieme. Questo è già un frutto da festeggiare. Contagiate con la gioia della fede».

«Non cadete nella tentazione dello strutturalismo, incoraggiate i vostri membri ad apprezzare la missione corpo a corpo e non clericalizzate il laicato. Che l’aspirazione dei vostri membri non sia di far parte del sinedrio delle parrocchie che circonda il parroco ma la passione per il Regno. Non dimenticatevi però d’impostare il tema vocazionale con serietà». L’invito del Papa è ad essere «luogo d’incontro per il resto dei carismi istituzionali e dei movimenti che ci sono nella Chiesa».

Essere «il braccio lungo della gerarchia»
, definizione frequente data all’Azione cattolica, «lungi dall’essere una prerogativa che fa guardare gli altri dall’alto in basso, è una responsabilità molto grande che implica fedeltà e coerenza a quello che la Chiesa mostra in ogni momento della storia», ha precisato Francesco. «La passione cattolica, la passione della Chiesa – ha concluso – è vivere la dolce e confortante gioia di evangelizzare. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno dall’Azione cattolica».

28 aprile 2017