Il Papa al Capranica: «La carità non si esprime a parole»

Ricevuta in udienza la comunità dell’Almo Collegio. L’invito a «non perdere il contatto con chi si trova in situazione di marginalità e disagio». Importante «il rapporto con Gesù Povero»

Papa Francesco ha ricevuto in udienza questa mattina, 20 gennaio, la comunità dell’Almo Collegio Capranica di Roma, a cui ha rivolto soprattutto una raccomandazione: «La carità si esprime in modo concreto, non con parole». E ha invitato a vivere questa dimensione «nel vostro Collegio, anche attraverso un piccolo ma prezioso servizio di assistenza a persone bisognose che sanno di poter trovare in voi un sostegno per affrontare con meno fatica il peso della vita».

Ai seminaristi il pontefice ha rivolto quindi il suo augurio: «Vi aiuti anche questo servizio a non vaneggiare, come avviene quando si perde il contatto con chi si trova in situazioni di marginalità e di disagio. Quando io confesso – ha raccontato parlando a braccio -, domando, quando c’è opportunità: “Lei dà l’elemosina? Sì. ‘E quando dà l’elemosina, guarda gli occhi della persona e tocca la mano, o butta la moneta senza guardare?”. Non è tanto l’elemosina importante – ha sottolineato -, ma il rapporto con Gesù povero: guardare gli occhi, toccare le mani».

20 gennaio 2025