Il Papa agli ambasciatori: «Risuoni la parola pace»

Francesco ha incontrato il corpo diplomatico accreditato in Vaticano per i tradizionali auguri di inizio anno. In un ampio discorso ha ricordato, tra le altre, le situazioni in Medio Oriente, Pakistan e Ucraina

Prima di partire per il viaggio apostolico in Sri Lanka e Filippine, Papa Francesco ha incontrato in Vaticano il corpo diplomatico per i tradizionali auguri di inizio anno, affrontando diversi temi di politica internazionale. L’intervento del Papa è partito da una parola, «a noi molto cara»: pace. Francesco ha preso spunto dall’immagine del presepe che «accanto alla pace parla anche della drammatica realtà del rifiuto». Un parallelismo ben raffigurato dall’icona di Andrej Rublev che pone Gesù Bambino in un sepolcro, collegando il Natale e la Pasqua, mostrando che «accanto all’accoglienza gioiosa per la nuova nascita», vi è «tutto il dramma di cui Gesù è oggetto» fino «alla morte di Croce».

Inevitabile un riferimento alla strage di Parigi, «dimostrazione che gli altri non sono più percepiti come esseri di pari dignità, come fratelli e sorelle in umanità, ma vengono visti come oggetti: l’essere umano da libero diventa schiavo, ora delle mode, ora del potere, ora del denaro e perfino di forme fuorviate di religione». Agli ambasciatori, riuniti nella sala Regia, Francesco ha spiegato i pericoli che nascono dal fondamentalismo religioso che «prima ancora di scartare gli esseri umani perpetrando orrendi massacri, rifiuta Dio stesso, relegandolo a un mero pretesto ideologico». Il pensiero di Francesco è andato quindi al Medio Oriente che rischia di trovarsi «senza cristiani e ammutolito», per questo ha invitato i leader mondiali e in particolare quelli musulmani a condannare «qualsiasi interpretazione fondamentalista ed estremista della religione, volta a giustificare tali atti di violenza».

Di fronte alla «ingiusta aggressione», che colpisce i cristiani e altri gruppi etnici e religiosi in Siria e Iraq, «occorre una risposta unanime che, nel quadro del diritto internazionale, fermi il dilagare delle violenze, ristabilisca la concordia e risani le profonde ferite che il succedersi dei conflitti ha provocato» ha aggiunto il Papa. Per tutti questi motivi, soprattutto per rincorrere la pace, per il Papa il primo passo è quello di arrivare alla soluzione del conflitto israelo-palestinese «che permetta tanto al popolo palestinese che a quello israeliano di vivere finalmente in pace, entro confini chiaramente stabiliti e riconosciuti internazionalmente, così che la soluzione di due Stati diventi effettiva».

Il pensiero del Papa è andato anche all’Italia e agli italiani. Francesco li ha invitati a non cedere «al disimpegno e alla tentazione dello scontro ma a riscoprire quei valori di attenzione reciproca e solidarietà che sono alla base della sua cultura e della convivenza civile, e sono sorgenti di fiducia tanto nel prossimo quanto nel futuro, specie per i giovani». Un pensiero è andato anche ai tanti che soffrono per la crisi economica: «Non esiste peggiore povertà di quella che priva del lavoro e della dignità del lavoro e che rende il lavoro una forma di schiavitù, ha aggiunto, ricordando dei tanti esiliati nascosti che vivono all’interno delle nostre case e delle nostre famiglie, tra cui gli anziani, i disabili, i giovani, colpiti dalla piaga sempre più estesa della disoccupazione giovanile e del lavoro nero».

Il Papa ha chiesto anche la fine delle violenze in Ucraina «divenuta drammatico teatro di scontro» auspicando che le parti «intraprendano quanto prima, in un rinnovato spirito di rispetto della legalità internazionale, un sincero cammino di fiducia reciproca e di riconciliazione fraterna che permetta di superare l’attuale crisi». Poi il pensiero è andato alla popolazione del Pakistan, alla violenza contro i più piccoli a un mese dell’attacco dei talebani che provocò la morte di cento bambini: «Alle loro famiglie desidero rinnovare il mio personale cordoglio e l’assicurazione della mia preghiera per i tanti innocenti che hanno perso la vita».

 

12 gennaio 2014