Il Papa a San Giovanni il 9 maggio

La Chiesa di Roma incontra il suo vescovo in occasione dell'assemblea diocesana che conclude il cammino dell'anno pastorale, dedicato alla memoria e alla riconciliazione

Il percorso sulla memoria, avviato e concluso con modalità diverse, dagli incontri comunitari alle interviste nel quartiere. Poi la tappa sulla riconciliazione, con gli esercizi spirituali nelle parrocchie e le celebrazioni penitenziali di prefettura. Ora, l’ultima tappa del cammino: l’intervento del Papa nella cattedrale di Roma per trarre le conclusioni e impostare il nuovo anno pastorale. È tutto pronto per l’assemblea diocesana 2019, in programma giovedì 9 maggio, dalle ore 19, nella basilica di San Giovanni in Laterano. Momento conclusivo dell’anno dedicato appunto alla memoria e alla riconciliazione, con un lavoro nelle parrocchie e nelle altre realtà ecclesiali che il cardinale vicario Angelo De Donatis giudica «molto fecondo».

«Dopo aver “celebrato” la memoria degli anni trascorsi nella crescita della comunione diocesana, siamo entrati nella dimensione della riconciliazione – scrive il cardinale in una lettera alla diocesi -. So che le celebrazioni penitenziali di prefettura sono state vissute con intensità e hanno rappresentato un “segno” bello di comunione e di rinnovamento. Le visite pastorali nelle parrocchie mi rincuorano tanto e vedo segni molto incoraggianti di partecipazione e di sensibilità. Siamo, dunque, pronti per entrare nella terza parte del nostro cammino annuale, in cui desideriamo vivere l’ascolto della città». De Donatis l’aveva annunciato nel settembre scorso parlando al clero di Roma: «Mettere a fuoco cosa grida la gente delle nostre città. Le sofferenze familiari, il grido dei poveri e degli stranieri, le situazioni di alienazione o addirittura di sfruttamento vissute nel lavoro, le ingiustizie subite a causa dei sistemi di corruzione e di clientelismo, la rassegnazione di chi non cerca più un senso per la vita…». A partire da «una lettura dei segni dei tempi lasciandoci provocare dalla parte di Evangelii gaudium relativa alle sfide che oggi incontra l’inculturazione dell’annuncio della fede, soprattutto nelle zone urbane», con «una riflessione molto approfondita » che «determinerà cambiamenti di prospettiva molto importanti nell’azione pastorale».

Oggi, nella lettera alla diocesi in vista dell’incontro di giovedì prossimo, De Donatis annuncia: «Abbiamo chiesto a Papa Francesco di aiutarci nell’inizio di una fase così importante e delicata. Le indicazioni che il Papa ci darà – spiega il cardinale – saranno la filigrana del percorso
che vivremo già nei mesi di maggio e giugno e che proseguiremo nel prossimo anno. Sarà particolarmente importante e bello ritrovarci con il Papa nella Veglia di Pentecoste che celebreremo l’8 giugno in piazza San Pietro alle ore 18.30». Un appuntamento su cui saranno diffusi maggiori informazioni nelle prossime settimane. Intanto, per l’appuntamento di giovedì prossimo a San Giovanni in Laterano è in corso fino a oggi, 7 maggio, presso la Segreteria generale del Vicariato (al secondo piano del Palazzo Lateranense), il ritiro dei biglietti che consentiranno l’accesso alla basilica per l’incontro con il Santo Padre. Mentre in alcune comunità l’itinerario sulla “memoria”, particolarmente ricco di spunti, ha un epilogo anche in queste settimane con incontri ad hoc che mettono in luce l’impegno nella carità e nell’evangelizzazione profuso dalle parrocchie al servizio della città dopo il Concilio Vaticano II.

Una testimonianza di bene che Roma Sette ha raccontato a partire dalla sua fondazione, nel 1974, e di cui stiamo riproponendo alcuni contributi nella rubrica “La storia della diocesi“: i prossimi articoli proporranno come il settimanale diocesano ha raccontato, con alcune testimonianze e alcuni servizi, le settimane successive alla strage di via Fani e al rapimento di Aldo Moro e successivamente all’omicidio dello statista Dc. Una modalità della Chiesa di Roma per essere vicini al “grido” della città di quell’epoca, poco più di quarant’anni fa.