Il Papa a Putin: «Sincero sforzo per la pace in Ucraina»

Durato 50 minuti il faccia a faccia tra il pontefice e il presidente russo. Al centro, il conflitto nella regione dell’Europa orientale, ma anche la Siria e l’Iraq

Durato 50 minuti il faccia a faccia tra il pontefice e il presidente russo. Al centro, la grave situazione umanitaria nella regione dell’Europa orientale, ma anche la Siria e l’Iraq

Hanno parlato di Ucraina, ovviamente, ma anche di Medio Oriente: Siria e Iraq, in particolare. Quello tra Papa Francesco e il presidente russo Vladimir Putin, ieri pomeriggio, mercoledì 10 giugno, è stato un colloquio svolto in un clima «sereno e costruttivo», ha riferito ai giornalisti il portavoce vaticano padre Federico Lombardi. Un faccia a faccia durato circa 50 minuti, iniziato con l’arrivo del presidente russo alle 18.45 nella Sala Sant’Ambrogio. Lungo il percorso, informano dalla Santa Sede, ha parlato in tedesco con il prefetto della Casa Pontificia monsignor Georg Gaenswein. Poco dopo è arrivato nella Sala del Tronetto, dove è stato accolto dal Papa con un «Willkommen».

Circa la questione Ucraina, ha dichiarato padre Lombardi, «il Santo Padre ha affermato che occorre impegnarsi in un sincero e grande sforzo per realizzare la pace, e si è convenuto sull’importanza di ricostituire un clima di dialogo e che tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk». Definito «essenziale» anche l’impegno per affrontare la «grave situazione umanitaria», assicurando l’accesso agli agenti umanitari, «con il contributo di tutte le parti per una progressiva distensione nella Regione».

L’altro capitolo della discussione: Siria e Iraq. Nel corso del colloquio «è stato sostanzialmente confermato quanto già condiviso circa l’urgenza di perseguire la pace con l’interessamento concreto della comunità internazionale – le parole di padre Lombardi -, assicurando nel frattempo le condizioni necessarie per la vita di tutte le componenti della società, comprese le minoranze religiose e in particolare i cristiani». Urgenza consegnata, in qualche modo, dal pontefice al presidente russo attraverso il dono del medaglione dell’artista Guido Veroi che rappresenta l’angelo della pace e invita alla costruzione di un mondo di solidarietà e di pace fondato sulla giustizia, accompagnato da una copia dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium. Putin, da parte sua, ha offerto invece a Francesco una rappresentazione in ricamo della famosa Chiesa di Gesù Salvatore.

Contemporaneamente all’udienza al presidente Putin, si è svolto un incontro tra monsignor Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, e Sergey Larov, ministro degli Esteri della Federazione Russa. Anche qui Ucrina e «preoccupante situazione in Medio Oriente» i temi principali. Alle 19.25 poi il presidente russo è partito dal Vaticano.

11 giugno 2015