Il Pakistan risponde agli attacchi dell’Iran

Islamabad annuncia di aver reagito all’attacco sferrato il 16 gennaio sul suo territorio, colpendo «gruppi militanti anti-pakistani» al confine tra i due Paesi. Secondo i media locali, almeno 7 le vittime: 3 donne e 4 bambini. La Cina disposta a «un ruolo di mediazione»

Diverse esplosioni hanno colpito all’alba di questa mattina, 18 gennaio, alle 4.05, la provincia sudorientale iraniana del Sistan e Baluchistan, al confine tra Pakistan e Iraq. È la risposta di Islamabad all’attacco sferrato due giorni fa, martedì 16 gennaio, dall’Iran sul suo territorio, contro quelli che aveva definito «obiettivi terroristici». Almeno 4 bambini e 3 donne sono rimasti uccisi, stando ai media locali, mentre il Pakistan assicura di aver colpito solo terroristi. «Abbiamo condotto attacchi contro gruppi militanti anti-pakistani all’interno dell’Iran», ha confermato una fonte di intelligence di Islamabad.

Anche il ministero degli Affari esteri pakistano ha parlato di «attacchi militari di precisione altamente coordinati e specificamente mirati contro i nascondigli dei terroristi. L’azione di questa mattina – si legge in un comunicato – è stata intrapresa alla luce di informazioni credibili riguardanti imminenti attività terroristiche su larga scala da parte dei cosiddetti Sarmachar». Nell’operazione di intelligence – «denominata in codice “Marg Bar Sarmachar”» – sono stati uccisi «un certo numero di terroristi. Per l’agenzia di stampa iraniana Irna, «l’incidente avvenuto questa mattina riguardava cittadini stranieri» provenienti dall’Afghanistan, spiegano citando il vicegovernatore generale della provincia, Alireza Mahhamati.

Dalla Cina la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning afferma che la Cina «è disposta a svolgere un ruolo di mediazione» tra i due Paesi. Intanto il portavoce del ministero degli Esteri pakistano Mumtaz Zahra Baloch informa che gli ultimi sviluppo hanno spinto il primo ministro ad interim del Pakistan, Anwar-ul-Haq Kakar, a decidere di lasciare in anticipo il World Economic Forum di Davos, che si conclude domani, 19 gennaio.

18 gennaio 2024