Il Natale di Sant’Egidio, con 80mila poveri seduti a tavola

Senza fissa dimora, anziani, ucraini accolti in Italia: loro i protagonisti della festa, che a Roma è partita dalla basilica di Santa Maria in Trastevere, a 40 anni dalla prima volta

Lasagne, polpettone, lenticchie e dolci natalizi. E poi, come in ogni famiglia, un dono personalizzato: un pacchetto con il nome di ogni invitato. Dalla basilica di Santa Maria in Trastevere il #Natalepertutti della Comunità di Sant’Egidio ha attraversato i confini, mettendo a tavola 80mila persone in Italia e 250mila nel mondo, 40 anni dopo il primo pranzo di Natale della Comunità, quando al primo pranzo nella basilica trasteverina erano intervenuti in 47. Senza fissa dimora, anziani soli, rifugiati arrivati con i corridoi umanitari ma anche ucraini fuggiti dalla guerra e accolti in Italia: sono stati loro i protagonisti della festa, a Santa Maria in Trastevere così come negli altri pranzi, a Roma e non solo. «Oggi – ha detto il presidente della Comunità Marco Impagliazzo – siamo felici di avere ospitato, in Italia e nel mondo, migliaia di persone e di esserci seduti a tavola con loro perché sono pranzi in cui si confonde chi serve e chi è servito».

Alla fine del pranzo, il saluto del parroco, don Marco Gnavi, che ha chiamato alcuni tra gli ospiti, come Armando e Iolanda, 97 anni, i più anziani della tavolata; Celeste venuta dalla Nigeria; Jubilé, che è stato per lunghi mesi con la sua famiglia nel campo profughi di Lesbo; e Anna con la sua piccola Pamela, siriane di Aleppo, che hanno lanciato un commovente messaggio di pace. Presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha parlato di «giornata di fratellanza e amicizia che corona un lavoro di tutti i giorni a favore dell’inclusione, dell’accoglienza e del dialogo». A portare il saluto e gli auguri di Papa Francesco, il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin. «Si tratta di iniziative da moltiplicare – ha detto – perché abbiamo tutti bisogno di tanta solidarietà in questo momento. Cerchiamo di rendere migliore questo mondo».

Tante le iniziative che si sono tenute in contemporanea in un centinaio di città italiane e in altri Paesi e continenti – oltre all’Europa, anche in Asia, Africa e America Latina -, continuate nei giorni di festa, accompagnate dalla campagna solidale a favore di chi è povero e fragile alla quale è possibile partecipare chiamando il 45586 da telefono fisso o inviando un sms, fino a oggi, 27 dicembre. Tra le tante, il pranzo solidale nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso con 410 detenuti, ieri, 26 dicembre.

27 dicembre 2022