Il “Natale di Peter Pan” a Villa Mercadante

Appuntamento domenica 1° dicembre con l’artigianato di qualità della Bottega delle Mani Felici, a sostegno della Grande Casa di accoglienza dell’associazione

Villa Mercadante, in via Saverio Mercadante 22, ospita domenica 1° dicembre il tradizionale appuntamento con il “Natale di Peter Pan”. Dalle 11 alle 18 sarà possibile acquistare gli oggetti realizzati a mano dai volontari della Bottega delle Mani Felici: pezzi unici «di ottima fattura», garantiscono da Peter Pan, che in più hanno il valore aggiunto della solidarietà. I proventi della vendita infatti aiuteranno l’associazione ad aprire ancora a tante famiglie la “Grande Casa”, il polo d’accoglienza ai piedi del Gianicolo, dove Peter Pan dal 2000 ha già accolto gratuitamente 700 famiglie costrette a trasferirsi a Roma per garantire a un figlio malato di cancro l’accesso alle terapie d’eccellenza presso l’Ospedale Bambino Gesù. Regali di Natale, dunque, col sapore della condivisione. «Tra gli accessori per la casa – fanno sapere dall’associazione – ci sono decori natalizi, arredi per la tavola e morbidi cuscini, e poi ancora teneri orsacchiotti, abbigliamento per i grandi e per i bimbi corredi ricamati a mano con grande abilità, gusto e fantasia».

Nella Grande Casa l’obiettivo di Peter Pan – appena entrata nel 25° anno di attività – è quello di «aggiungere vita» ai giorni dei bambini e degli adolescenti malati di cancro, restituendo loro il diritto alla scuola, al gioco e alla socializzazione, nel tempo libero dalle terapie. Anche ai familiari, gli operatori dell’associazione garantiscono supporto psicologico e cercano di ricreare intorno al nucleo familiare un clima di “normalità”, nonostante la malattia. I servizi a supporto di tutti gli ospiti poi arricchiscono il valore e la qualità dell’accoglienza.

La struttura può accogliere 120 ospiti al giorno, tra adulti e minori. È composta da
trentadue unità abitative private, dotate di servizi e di ampi spazi comunitari, come
ludoteche, giardini, living e cucine: luoghi che «favoriscono la socializzazione, dove si
intrecciano relazioni tra genitori che vivono la stessa esperienza, utili a contrastare quella naturale tendenza all’isolamento che deriva dalla malattia», spiegano da Peter Pan. Ad animare la vita associativa, un piccolo staff e decine di volontari, organizzati in équipes e ruoli specifici. Sono loro a garantire il funzionamento delle strutture, 24 ore su 24, tutto l’anno. Soltanto nell’ultimo anno hanno prestato oltre 20.500 ore di servizio. Per fare fronte alle crescenti esigenze ed assecondare il naturale ricambio, entro fine anno ne entreranno in associazione altri 50, appena usciti dal nuovo corso di formazione.

Per informazioni: www.peterpanonlus.it.

29 novembre 2019