Il Natale alla Cittadella della carità con il cardinale Feroci

Presenti alla celebrazione, con gli ospiti e i volontari delle strutture Caritas, anche il prefetto Piantedosi, il governatore Zingaretti e il sindaco Raggi

«Natale è il giorno in cui l’essere umano acquisisce la più grande dignità». Così il cardinale Enrico Feroci ha spiegato il «senso della nostra fede che viene celebrato in questa festa». Il 24 dicembre il neo porporato ha presieduto la Messa “nella notte” con gli ospiti e i volontari delle strutture della Caritas diocesana che si è celebrata alla Cittadella della carità. Come tradizione, erano presenti alla liturgia anche i rappresentanti delle istituzioni: il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e il sindaco Virginia Raggi. La celebrazione, per le misure di sicurezza sanitaria, quest’anno si è svolta nell’ampia sala mensa  e ha visto la partecipazione di una delegazione di settanta tra residenti, volontari e operatori che sono alla Cittadella della carità.

Dopo la benedizione del presepe realizzato nei laboratori artistici dagli ospiti della casa Santa Giacinta, il cardinale Feroci ha introdotto l’Eucaristia affermando che «quanto più le istituzioni sono attente agli ultimi, tanto più la città è civile», salutando quindi i rappresentanti presenti. «Dio – ha detto – ha quasi giocato con noi, facendoci dono del suo figlio. Ha voluto usare una logica che non è la nostra perché si è presentato con un paradosso». Per questo, ha poi spiegato, «si è fatto carne per rendersi visibile», «da onnipotente ha accettato le limitazioni umane», «si è manifestato in un bambino, nato da una fanciulla e deposto in una mangiatoia». Oggi, ha poi aggiunto monsignor Feroci, «celebriamo il momento della storia in cui Dio si salda con l’uomo – con tutti gli uomini, ma soprattutto con i più piccoli e bisognosi – perché è attraverso di essi che si fa presente». Da qui un’esortazione: «Lasciamoci utilizzare da Dio, lui si manifesta attraverso di noi».

A monsignor Feroci, che per dieci anni è stato direttore della Caritas romana e che per la prima volta si è recato in visita all’organismo diocesano dopo la sua nomina a cardinale, è stato fatto il dono di un pastorale realizzato con il legno delle barche arrivate a Lampedusa trasportando profughi e migranti. «Un ricordo del mondo che per tanti anni don Enrico ha servito con fede e che, ogni giorno, è presente nelle sue preghiere» ha spiegato don Benoni Ambarus, direttore della Caritas, offrendo il dono.

28 dicembre 2020