Il Mercoledì Rosso di Acs per la libertà religiosa

Monumenti e sedi istituzionali si illuminano per ricordare il colore del sangue versato da tante minoranze – cristiani in testa – che non possono manifestare la loro fede

I troppi abusi nell’applicazione della legge pakistana sulla blasfemia. Le condanne a morte per quello che in tante nazioni viene considerato reato di apostasia. La persecuzione contro le migliaia di ragazze, appartenenti alle minoranze religiose, che vengono sequestrate, convertite con la forza e costrette a sposare il proprio rapitore. E ancora, gli innumerevoli attacchi jihadisti, in Africa innanzitutto; le decine di sacerdoti e religiosi rapiti, in Nigeria in modo particolare. Sono tanti, nel mondo, gli scenari in cui fedeli di diverse religioni – cristiani in testa – non possono manifestare pubblicamente la loro fede. Di loro, e del sangue troppo spesso da loro versato, racconta il Mercoledì Rosso della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs).

Nell’ambito della Settimana Rossa (Red Week) iniziata lo scorso 17 novembre, con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni, responsabili politici e opinione pubblica sul tema delle violazioni della libertà religiosa, questa sera, 22 novembre, monumenti e luoghi delle istituzioni di Roma (e non solo) si illuminano del colore del sangue versato, appunto: il Mercoledì Rosso (Red Wednesday) di Acs, a cui hanno aderito in tanti. Ad “accendersi” di rosso saranno il Colosseo, Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio, Palazzo Chigi e la Farnesina. Ma anche le ambasciate presso la Santa Sede di Burkina Faso ( che ha registrato un aumento del 69% delle vittime causate dall’estremismo islamico, per un totale di 3.600 morti, nel solo 2022), Camerun, Francia, Italia, Macedonia del Nord, Slovenia, Spagna e Ungheria, mentre hanno espresso sostegno all’iniziativa le ambasciate presso la Santa Sede di Stati Uniti, Ghana, Brasile e Israele.

Da Acs, gratitudine verso i presidenti La Russa, Fontana e Meloni e i ministri Tajani e Sangiuliano per aver aderito all’iniziativa, nonché nei riguardi di tutti gli ambasciatori che hanno accolto l’invito. Ma non solo l’Italia. Oggi infatti cattedrali si illumineranno di rosso in Australia. In Austria il Parlamento, diversi edifici pubblici e oltre 100 parrocchie hanno confermato l’adesione all’iniziativa. Eventi analoghi sono previsti nella vicina Slovacchia (castelli di Nitra e Bratislava, cattedrale di Santa Elisabetta di Kosice). Le cattedrali di Passau, Ratisbona, Friburgo, Dresda e Paderborn si illumineranno di rosso in Germania. In Francia faranno lo stesso le cattedrali di Chartres, Bayonne, Reims, Angers, Caen, Bourges e Versailles (veglie previste nelle basiliche di Montmartre e della Santissima Trinità). Il Canada ospiterà eventi in diversi luoghi, tra cui l’Oratorio di San Giuseppe di Montreal e la Cattedrale di Maria Regina del Mondo. La Red Week si tiene anche in diversi Paesi dell’America Latina, come Messico e Colombia.

«Il diritto umano fondamentale alla libertà di religione è violato in un Paese su tre (31%) – ricordano da Acs -, vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata. La discriminazione e la persecuzione sono chiaramente evidenti in 61 Paesi, e in 49 di questi è il governo che perseguita i propri cittadini per motivi religiosi. Il totale dei cristiani che vivono in terre di persecuzione è pari a oltre 307 milioni di fedeli».

22 novembre 2023