Il grazie dei leader delle Chiese ucraine al Bambino Gesù

La visita della delegazione del Consiglio panucraino all’Ospedale pediatrico che ha accolto quasi 2mila piccoli in fuga dalla guerra. «Avete salvato tanti bambini e così le loro famiglie». La presidente Mariella Enoc: «La nostra missione è aiutare i bambini del mondo»

«Non avete aperto solo le porte dell’ospedale ma anche il cuore. Avete salvato tanti bambini e così le loro famiglie per cui i figli sono il dono più prezioso. La sofferenza dei bambini ucraini interpella oggi il mondo». È il grazie che Marcos (Hrachya Hovhannisyan), vescovo della diocesi ucraina della Chiesa Apostolica Armena e capo della delegazione del Consiglio panucraino delle Chiese e organizzazioni religiose in visita a Roma, ha rivolto ieri, 26 gennaio, alla presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

Quasi 2mila i piccoli ucraini in fuga dalla guerra e bisognosi di cura accolti finora nella struttura della Santa Sede,  già dai primi giorni successivi all’invasione dell’Ucraina, quando le cure diventavano difficili, se non impossibili. Attualmente, sono ricoverati al Bambino Gesù 16 bambini e 14, tra pazienti e familiari, sono ospitati nelle case di accoglienza che collaborano con l’ospedale pediatrico.

«La missione del nostro Ospedale – ha detto la presidente Enoc – è di aiutare i bambini del mondo. In questi anni abbiamo visto gli effetti sui più piccoli di tante guerre. Se tutti i bambini che soffrono potessero farsi ascoltare, forse qualche cuore potrebbe cambiare. I bambini non sono solo vittime della guerra, ma protagonisti del nostro futuro e hanno il diritto di essere felici». Al termine dell’incontro, poi, alcuni dei membri della delegazione, accompagnati dal direttore sanitario Massimiliano Raponi hanno visitato dei pazienti ucraini nel reparto Degenze protette e Pediatria Generale del Bambino Gesù.

27 gennaio 2023