Il grande rugby sbarca a Roma

Presentata l’edizione 2015 del “Sei Nazioni”. L’Italia affronta in casa Irlanda, Francia e Galles. Il presidente Fir Gavazzi: «Torneo importante per arrivare al meglio alla Coppa del Mondo»

Presentata l’edizione 2015 del “Sei Nazioni”. L’Italia affronta in casa Irlanda, Francia e Galles. Il presidente Fir Gavazzi: «Torneo importante per arrivare al meglio alla Coppa del Mondo»

Irlanda, Francia e Galles. Sono le tre avversarie che l’Italia del rugby affronterà a Roma, allo stadio Olimpico, nell’edizione 2015 del Torneo Sei Nazioni, tra i più prestigiosi della categoria. Tre gare casalinghe e due esterne con Inghilterra e Scozia. L’evento è stato presentato oggi, martedì 27 gennaio, nel Salone d’Onore del Coni.

Gli azzurri della palla ovale iniziano sabato 7 febbraio ospitando gli irlandesi. Dopo la trasferta in terra inglese e poi scozzese, il 15 marzo sarà la volta della gara più attesa, quell’Italia – Francia ricca di sana rivalità che da sempre ci accomuna ai tifosi francesi. Ultimo round il 21 marzo contro il Galles. Poi ci sarà spazio solo per i Mondiali di rugby in programma in Inghilterra da settembre.

Per il presidente della Federugby, Alfredo Gavazzi, «non possiamo metterci tra le favorite; se dovessi sognare, punterei a tre vittorie, ovvero i tre match di Roma, perchè sappiamo che la spinta dei tifosi può darci una mano e possiamo creare grattacapi alle grandi. Noi stiamo completando un percorso che ci deve portare ai mondiali al top, abbiamo Francia e Irlanda nel girone e i due match con loro nel Sei Nazioni assumono un valore particolare. Chi vincerà? – conclude – ogni anno ci sono sorprese, vedremo».

Il tecnico francese Jacques Brunel ammette che «il 2014 è stato un anno di alti e bassi. Un Sei Nazioni da dimenticare ma ci siamo ripresi a novembre con i test match. Il fatto di giocare tre partite in casa è importante. Abbiamo ritrovato quella fiducia e quell’ambizione che avevamo perso e spero che il pubblico sia dello stesso spirito». Della stessa idea, il capitano, Sergio Parisse: «Abbiamo ritrovato la strada giusta dopo aver vinto il test match con Samoa. Siamo pronti a fare un bel torneo. Spero che, come ha detto il presidente Gavazzi, l’Italia sia la sorpresa di questo Sei Nazioni. Iniziamo con l’Irlanda, la squadra più in forma, ma meglio così, siamo molto fiduciosi delle nostre forze. L’abbiamo già battuta due anni fa, la prima partita però è sempre la più delicata: speriamo sia più difficile per loro che per noi».

Il presidente del Coni Giovanni Malagò si è detto «felice perché il rugby è sempre una festa. Oggi il Sei Nazioni taglia per primo il nastro degli appuntamenti sportivi che dureranno sette mesi. Un’organizzazione importante, perché ricordo che Roma è candidata alle Olimpiadi del 2024: ci sono tanti modi per vincere l’olimpiade e tanti per perderla. Tra le virtù c’è sicuramente la capacità di aver dimostrato di essere eccellenti organizzatori di manifestazioni sportive. Se vinceremo, nel settembre del 2017, lo faremo grazie anche al contributo del Sei Nazioni di rugby».

A contorno della gara la grande festa all’esterno dello stadio Olimpico dove sarà allestito il villaggio del rugby. Stand, intrattenimento, maxischermo per seguire le gare e, in occasione della prima con l’Irlanda, un concerto di musica celtica.

27 gennaio 2015