Il Giubileo “raccontato” in un gioco

Arriva “Giubileopoli”, il gioco da tavola già prenotabile online, che sarà nelle librerie da aprile. «Un viaggio tra fede, cultura e divertimento, per trasportare i ragazzi nel cuore del pellegrinaggio»

Aiutare i più giovani a scoprire il Giubileo in modo dinamico e divertente ma anche completo e adeguato. È questa la finalità del gioco da tavolo “Giubileopoli” ideato da don Enrico Garbuio, collaboratore del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica della Conferenza episcopale italiana, con don Dino Mazzoli, parroco delle comunità San Pietro apostolo e San Giuseppe Le Prata in Veroli e volto di Tv2000, dove conduce il format “Caro Gesù”.

Il gioco sarà fisicamente «disponibile nelle librerie da aprile ma fin da ora è prenotabile online al link della campagna di crowdfunding». Occorre infatti raggiungere entro fine marzo quota 500 prenotazioni d’acquisto affinché il gioco venga stampato da Tau editrice. Don Garbuio lancia in questo senso una “sfida” «alle parrocchie della diocesi di Roma, a tutti i sacerdoti e ai catechisti ma anche agli insegnanti» affinché «riusciamo a raggiungere la soglia dei 500 acquisti di Giubileopoli quanto prima così da fare in modo che per aprile, in occasione del Giubileo dei giovani, tanti ragazzi lo abbiano potuto e lo possano sperimentare».

Una volta effettuata la prenotazione al link dedicato, il costo di 20 euro «non verrà addebitato né scalato dalla carta fino a quando il gioco non sarà pronto e disponibile», specifica il sacerdote. È quindi un impegno alla corresponsabilità quello a cui invita Garbuio, convinto che Giubileopoli «è molto più di un gioco: è un viaggio tra fede, cultura e divertimento, pensato per far vivere ai ragazzi l’esperienza del Giubileo  trasportandoli nel cuore del pellegrinaggio, tra sfide, scoperte e crescita spirituale». I giocatori-pellegrini, nello specifico, dovranno «raccogliere gli oggetti essenziali del cammino, superare prove, attraversare i ponti di Roma e conquistare le 4 chiavi delle Porte Sante per concludere il loro viaggio nelle basiliche papali», sono ancora le parole di don Enrico.

Una proposta di utilizzo, oltre che negli incontri parrocchiali per il catechismo, è da ipotizzare nelle scuole, magari in attività interdisciplinari tra religione cattolica, storia ed educazione civica, secondo la tecnica della gamification che non equivale a rendere giocosa la lezione bensì ad applicare alla didattica gli elementi tipici del gioco, che diventa così uno strumento capace di stimolare l’apprendimento. Per Garbuio, infatti, «Giubileopoli è un percorso fatto di sfide, crescita e condivisione che rende il Giubileo un’esperienza concreta, gioiosa e coinvolgente per i ragazzi per conoscere in modo profondo la storia e le tradizioni del Giubileo».

Il viaggio dei giocatori che sono chiamati a vestire i panni dei pellegrini inizia con la raccolta degli oggetti essenziali del pellegrino: la bisaccia, il bastone, la zucca, l’impermeabile e la conchiglia. Ogni oggetto si conquista rispondendo correttamente a domande che spaziano dalla Bibbia alle tradizioni culturali e spirituali dei popoli. Superate queste prove, ci si dirige verso i luoghi simbolo della fede: il palazzo della giustizia, la casa del perdono, l’albergo della carità e il rifugio della speranza. Qui si possono ottenere le quattro chiavi necessarie per varcare le porte sante. Infine, attraversando i ponti di Roma, i giocatori raggiungono le basiliche papali, concludendo così il loro pellegrinaggio.

26 febbraio 2025