Il Giubileo d’oro del Rinnovamento nello Spirito
La celebrazione per i 50 anni a Santa Maria Maggiore con il cardinale Rylko. «Siete un grande popolo che ha scoperto che la Pentecoste è evento sempre vivo»
Con la solenne celebrazione di venerdì sera, 26 novembre, nella basilica di Santa Maria Maggiore il movimento laicale del Rinnovamento nello Spirito Santo ha inaugurato il proprio Giubileo d’oro, in occasione dei 50 anni di attività e di presenza in Italia. «Ringrazio gli organizzatori delle celebrazioni giubilari per il generoso servizio del Rinnovamento alla missione della Chiesa in Italia e nel mondo per avere scelto per questa inaugurazione questa basilica papale, che è il più antico santuario mariano, madre di tutti i santuari mariani del mondo cristiano – ha detto nel saluto iniziale il cardinale Stanisław Ryłko, arciprete di Santa Maria Maggiore -. Tra queste antiche mura il vostro Magnificat ha una portata e un significato particolari. Oggi, dopo 50 anni di storia, siete un grande popolo che ha scoperto che la Pentecoste non è un evento del passato ma un evento sempre vivo e presente nella Chiesa».
L’esperienza italiana del Rinnovamento nello Spirito Santo – che trae il suo nome dalla lettera di san Paolo a Tito, nella quale l’apostolo afferma che siamo salvati «mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo» – si è sviluppata alla fine del 1971 a partire dal Rinnovamento carismatico cattolico, nato negli Stati Uniti nel 1967. Oggi conta oltre 1.600 cenacoli, gruppi e comunità diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale, nonché 65 gruppi all’estero (Svizzera, Germania, Francia, Israele, Moldavia, Australia). «Celebrare un Giubileo nella Chiesa – ha spiegato Ryłko nella sua omelia – vuol dire risvegliare la memoria e lo stupore per le grandi opere che Dio ha compiuto nella nostra vita, nella vita della Chiesa e nella vita del mondo. La memoria costruisce la nostra identità: facendo memoria della nostra storia, sappiamo chi siamo, qual è la nostra missione e la nostra vocazione nella Chiesa e nel mondo. Con lo stupore nasce il rendimento di grazie per le grandi opere che Dio realizza in noi e nel mondo». Definendo il Rinnovamento nello Spirito Santo «una potente e feconda “corrente di grazia” della Chiesa post-conciliare», il porporato ha espresso gratitudine per «i laici, i sacerdoti, i religiosi e le religiose grazie ai quali il Rinnovamento è nato» e inoltre per «i vescovi italiani che hanno saputo riconoscere in questo “popolo di Pentecoste”, che cresceva in modo sorprendente, un vero dono dello Spirito Santo per i nostri tempi».
Guardando al presente, Ryłko ha poi osservato come «il Rinnovamento è un’importante forza missionaria a servizio della Chiesa», capace di «fantasia missionaria nella ricerca di vie sempre nuove dell’annuncio e della testimonianza cristiana, in un mondo che in modo sempre più radicale rifiuta Dio». Ancora, il cardinale ha definito il Giubileo d’Oro del Rinnovamento nello Spirito in Italia «una forte sfida» da vivere «come un ritorno al “primo amore”, all’amore dell’inizio: bisogna tornare sempre alla sorgente dalla quale il Rinnovamento è nato». Quindi, affidando «alla Vergine di Nazaret, la “piena di grazia”, “la prima e la più grande carismatica della storia”, questo Giubileo», Ryłko ha invitato tutti i membri dell’associazione laicale «a riscoprire con rinnovato stupore ed entusiasmo l’affascinante bellezza di questa straordinaria “corrente di grazia”, che ormai da 50 anni anima la vostra vita e la vita della Chiesa».
Anche Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, nel suo saluto finale ha voluto affidare «alla potente intercessione di Maria, madre di ogni Giubileo perché ricapitola in sé tutte le grazie umane, questo speciale tempo di grazia», ribadendo l’impegno del movimento laicale «a vivere la gioia cristiana e il grande amore effuso nei nostri cuori», essendo «testimoni e non spettatori delle meraviglie di Dio».
29 novembre 2021