Il giovane Matteo Farina tra i nuovi venerabili

Il Papa ha riconosciuto le virtù eroiche di 5 servi di Dio, tra cui il giovane italiano morto a 18 anni, nel 2009, per malattia. Gli altri: tre sacerdoti e una ragazza

Con i suoi 18 anni, Matteo Farina, scomparso nel 2009 in seguito a una malattia, è il più giovane dei 5 nuovi venerabili di cui il Papa ha riconosciuto le virtù eroiche, con i decreti promulgati ieri, 6 maggio, dalla Congregazione per le cause dei santi, dopo l’udienza al prefetto, il cardinale Angelo Becciu. Nato ad Avellino il 19 settembre 1990 e morto a Brindisi il 24 aprile 2009, Matteo era un “millennial”, cresciuto nella familiarità col Vangelo grazie alla sua famiglia e acceso dal desiderio di “contagiare” i suoi coetanei con l’amore di Dio, che definiva «una malattia senza cura». A 13 anni, il tumore al cervello che, nel giro di 6 anni, lo avrebbe condotto alla morte. Una battaglia, la sua, vissuta nel pieno affidamento a Dio, fino alla fine, quando, negli ultimi giorni di vita, si è offerto per la salvezza delle anime e la conversione dei peccatori.

Con lui, sono stati riconosciuti come venerabili anche una ragazza e tre sacerdoti – uno dei quali, ordinato dopo essere rimasto vedovo, è il padre della giovane -, tutti vissuti tra fine ‘800 e i primi decenni del ‘900. La ragazza è la serva di Dio Maria de la Concepción Barrecheguren y García, laica, nata a Granada (Spagna) il 27 novembre 1905 e lì morta di tubercolosi il 13 maggio 1927, dopo una vita di fede e impegno per gli altri; il padre è il servo di Dio Francesco Barrecheguren Montagut, sacerdote professo della Congregazione del Santissimo Redentore, nato a Lérida (Spagna) il 21 agosto 1881 e morto anche lui a Granada il 7 ottobre 1957.

Sono italiani invece, e quasi coetanei, il servo di Dio Francesco Caruso, sacerdote dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, nato a Gasperina, in provincia di Catanzaro, il 7 dicembre 1879 e lì morto il 18 ottobre 195, e il servo di Dio Carmelo De Palma, sacerdote dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto, nato a Bari il 27 gennaio 1876 e morto il 24 agosto 1961, sempre a Bari.

7 maggio 2020