Il Gemelli “migliore ospedale d’Italia” per il terzo anno consecutivo

La classifica stilata dal magazine americano Newsweek in collaborazione con Statista Inc., in cui è l’unica struttura sanitaria italiana nella top 40 mondiale

Per il terzo anno consecutivo, il Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs si conferma il «migliore ospedale d’Italia». La classifica è quella stilata dal magazine americano Newsweek in collaborazione con Statista Inc., pubblicata oggi, 2 marzo 2023. Una conferma di eccellenza che si ritrova anche nella classifica “mondo”, dove il Gemelli si attesta al 38° posto generale, cioè nella ristretta cerchia dei migliori ospedali internazionali. Unica struttura italiana nella top 40 mondiale. Sono solo 5 gli ospedali italiani nella top 100 mondiale e 13 nella top 250, secondo il ranking stilato da un board di esperti internazionali.

Nell’edizione 2023 dei World’s best hospitals sono stati esaminati oltre 2.300 ospedali di 28 nazioni. Evidente la situazione ancora difficile, per la “coda” del Covid, alla quale si è aggiunta la crisi energetica e la guerra russo-ucraina. Ma la qualità nell’offerta assistenziale offerta a tutta la popolazione non ha subito arretramenti, anzi, il Gemelli ha continuato ad assicurare innovazione ed eccellenza nelle cure.

Soddisfazione nelle parole del presidente della Fondazione Gemelli Carlo Fratta Pasini. «Siamo davvero molto felici della conferma del nostro ranking e in particolare di essere ancora al vertice delle strutture ospedaliere nazionali – afferma -. L’attuale congiuntura offre straordinarie prospettive di crescita ulteriore sia nelle attività cliniche che in quelle di ricerca, ma anche severe preoccupazioni per l’aumento dei costi e per i limiti e i vincoli all’accesso ai fondi pubblici da parte di un ente come il nostro, che viene riduttivamente considerato di natura privatistica, nonostante il carattere non profit, la missione rivolta a tutti i bisognosi di cure e l’approccio cristiano alle persone malate». Per Fratta Pasini, «il singolare ruolo del Gemelli, che da un lato si fa carico di oltre un quinto dei bisogni sanitari dei cittadini del Lazio, specie di quelli a complessità più elevata, e dall’altro riesce a superare nella qualità delle cure ogni altra struttura sanitaria nazionale, deve trovare adeguato riconoscimento e sostegno sia presso il nuovo governo regionale che presso quello nazionale. Siamo fiduciosi che ciò possa avvenire in tempi ragionevoli e particolarmente grati della benevola attenzione e della considerazione che ci viene dimostrata».

Orgoglio e «grande soddisfazione» anche nella reazione del direttore generale della Fondazione Marco Elefanti. «Condivido questa bella notizia con l’intera comunità del Gemelli e dell’Università Cattolica, cui esprimo sentimenti di grande gratitudine per l’impegno quotidiano nel garantire le migliori cure a tutte le persone che si rivolgono con fiducia al nostro Ospedale. Il raggiungimento di risultati di questo livello su scala internazionale – ha sottolineato – non può coniugarsi con sistemi di regolazione e di rimborso che uniformano le strutture sanitarie per acuti ad alta complessità con quelle impegnate nel trattamento di casi di medio bassa complessità talvolta peraltro contraddistinte, queste ultime, da scelte volte a privilegiare specifiche aree specialistiche a maggiore convenienza». Evidente, per Elefanti, «per consentire un rafforzamento del posizionamento a livello internazionale delle più qualificate e complesse strutture ospedaliere del Paese, l’introduzione di un sistema di finanziamento e di valutazione dedicato e specifico, che superi la dimensione regionale e miri a creare le condizioni per la realizzazione di una rete di qualificate strutture di interesse nazionale».

2 marzo 2023